NUOVA UDIENZA DEL PROCESSO TAP, ARRIVANO LE RICHIESTE DI CONDANNA
(g.p.) _________ Questa mattina in Corte d’Assise al Tribunale di Lecce c’è stata una nuova udienza (nella foto) del processo a carico dei responsabili della Trans Adriatic Pipeline Italia, e delle altre aziende coinvolte nei lavori, per la costruzione del gasdotto Tap. Giudice monocratico Chiara Panico, pm Alessandro Prontera. Essa è esaurita con le richieste di condanna della pubblica accusa. Si va dunque verso la sentenza, ed era anche ora, a sei anni dal rinvio a giudizio.
Il pm ha chiesto condanne solo per uno dei sette capi di imputazione contestati ai diciotto imputati, essendo gli altri prescritti. Comunque non sono mancate nella sua esposizione critiche per la formulazione dei capi di imputazione e per il coinvolgimento dei rispettivi imputati.
Comunque sia, è restato in piedi solo l’accusa di inquinamento ambientale, relativa alla contaminazione da cromodella falda superficiale di San Basilo, punto d’approdo in Europa del gasdotto.
La richiesta è stata di tre anni di reclusione e una multa di 66.667 euro per ciascuno degli otto imputati:
Dei sette capi d’imputazione contestati (gran parte dei reati sono stati prescritti), le richieste di condanna, a tre anni di reclusione, riguardano solo il reato di inquinamento ambientale e sono state chieste per Michele Elia, ex country managr di Tap Italia; Gabriele Lanza, project manager di Tap; Luigi Romano, Adriano Dreussi, Piero Straccini e Luca Gentili, manager di Saipem (principale appaltatore dei lavori di costruzione del microtunnel); Yuri Picco e Aniello Fortunato, responsabile di commessa e direttore tecnico di cantiere della società incaricata di realizzare il pozzo di spinta.
Prossima udienza lunedì 10 febbraio.
Category: Cronaca
Vergogna! Il Tap è stato costruito apposta in previsione di portare la guerra in Europa contro la Russia. Chi si è opposto ha il merito di aver lottato nella resistenza contro il globalismo imperialista.