IL LECCE FA NAUFRAGIO A CAGLIARI
(Rdl) _______ Grande attesa per questo nuovo scontro diretto che, anche se manca ancora tempo a primavera, la stagione dei verdetti definitivi, Cagliari e Lecce vogliono vincere, per allontanarsi dalla zona pericolosa e stare tranquilli in classifica.
Sull’isola è una giornata invernale di sereno variabile, poco vento e temperatura tutto sottratto accettabile.
All’Unipol Domus, ex Sant’Elia, i tifosi locali vanno per tempo
e ingannano l’attesa postando sui social foto e pensieri
Però alcune parole sono in sardo, uno dei dialetti più incomprensibili del mondo e quindi per tutti gli altri valgono solo le immagini.
Si gioca davanti a spalti gremiti, con settore ospiti anch’esso al completo.
C’è tempo pure per una festa di compleanno in compagnia.
Le due tifoserie del resto hanno instaurato da anni un consolidato quanto generoso gemellaggio. Questa mattina una loro rappresentanza è andata congiuntamente a rendere omaggio alla tomba dell’indimenticabile Gigi Riva.
Belli i video in cui si vedono i gruppi vicini di settore scambarsi gagliardetti e complimenti.
Agli ordini del signor Luca Sacchi di Macerata, scendono in campo, scelti da Davide Nicola: Caprile – Obert, Luperto, Mina, Zappa – Adopo, Makoumbou – Zortea, Viola, Felici – Piccoli; scelti da Marco Giampaolo: Falcone – Guilbert, Baschirotto, Jean, Dorgu – Coulibaly, Pierret, Helgason – Pierotti, Krstovic, Morente.
Dopo otto minuti, il primo tiro in porta della partita, per meglio dire verso la porta, è del Lecce, ma la conclusione di Morente finisce alta sulla traversa.
All’ 11′ su un cross rasoterra insidioso di Zappa, Felici viene ben anticipato da Guilbert.
Il primo vero pericolo, lo creano i padroni di casa al 18′: pallone vagante in area, opportunità per Adopo, parata in tuffo di Falcone.
In seguito, calcio di punizione battuto da Viola, su cui svetta Luperto, ma il colpo di testa finisce oltre la traversa. E arriva la mezz’ora di una partita a ritmi lenti e a spazi chiusi.
Poi un lampo di Krstovic, che da centro area si gira e conclude di sinistro: Caprile c’è.
Dopo due minuti, il centravanti giallorosso è dall’altra parte a salvare sulla linea della sua porta a portiere battuto su colpo di testa a pallonetto di Piccoli da azione di calcio d’angolo.
Poi la partita si infiamma all’improvviso.
Prima segnano i padroni di casa, con Viola, che però era in posizione di fuorigioco ed il gol viene subujto annullato senza discussioni.
A seguire segnano gli ospiti, e il gol è buono.
IL VANTAGGIO DEL LECCE! PIEROTTI! 42′. 0 – 1.
Un cross di Morente viene deviato in qualche modo da Zappa, sulla palla dentro l’area arriva Pierotti che controlla di sinistro e conclude di sinistro molto angolato gonfiando la rete di Caprile.
Squadre al riposo dunque su vantaggio esterno.
Al rientro, subito Helgason arriva sul fondo e mette al centro: Krstovic non impatta la sfera.
Poi su corner stacca Piccoli, ma non inquadra la porta: il pallone rotola sul fondo.
Davide Nicola cerca di sovvertire l’andamento della gara facendo tre cambi in contemporanea.
Marco Giampaolo leva Pierotti, che era ammonito, e mette Bonifazi.
I padroni di casa agguantano il pareggio, con due dei nuovi entrati.
Su assist di tacco di Deiani smarcante, Gaetano si presenta solo davanti a Falcone e lo batte con un destro a giro su cui non può nulla. 60′. 1 – 1.
A questo punto due cambi per il Lecce, Rebic e Ramadani, al posto di krstovic ed Helgason.
Ma il Cagliari prima sfiora il vantaggio, con una bordata da fuori area di Deiola respinta da Falcone, e poi lo trova, con Luperto, che su calcio d’angolo da sotto porta insacca con una deviazione di schiena. 65′. 2- 1.
Partita dunque ribaltata in cinque minuti dai padroni di casa, e diventata in salita per gli ospiti. Una salita che poi diventa assai ripida quando, al minuto 73, viene espulso Rebic da poco entrato: richiamato dal Var, l’arbitro, dopo aver rivisto le immagini, sventola il cartellino rosso diretto a Rebic per aver calpestato Mina a terra con i tacchetti.
Giampaolo fa gli ultimi due cambi, Burnete e Carlsson al posto di Coulibaly e Morente, ma la partita è già compromessa. La chiude il Cagliari a dieci minuti dal termine, con Zortea, che insacca di testa su cross di Augello. 80′. 3 – 1.
Poi i padroni casa addirittura dilagano. Segnano di nuovo con Obert, con un sinistro a giro vincente in area. 83′. 4 – 1.
Quattro minuti inutili di recupero finale.
Una partita decisa dagli episodi, tutti a sfavore del Lecce, che comunque ha denotato leggerezza nei momenti cruciali e si è poi squagliato del tutto nella fase decisiva, piena di nuovo di inspiegabili black out che sembravano dimenticati. Del resto c’è poco da recriminare se non contro sé stessi, quando perdi 4 a 1.
Coraggio, è andata così. Ci sarà modo di proseguire la rotta verso la salvezza dopo il naufragio di oggi. Magari, facendo l’impresa, proprio da domenica prossima, quando al Via Del Mare arriverà l’Inter stellare.
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