LE IDEE / FRATELLI DI MUSK
Estratto dall’articolo del filosofo Massimo Cacciari “I Musk la Macchina e la sinistra fuorigioco” sul quotidiano ‘La Stampa’ di oggi. Nostra foto tratta dal diario Facebook di Giorgia Meloni _________
…La potenza della Tecnica (l’Apparato globale formato da economia, finanza, scienza, innovazione, sviluppo) non è più sentita da tempo come ciò che è in grado di rispondere ai nostri bisogni, di superare il bisogno, ma l’Autorità sovrana che li produce e li detta. La Tecnica domina il dover essere dell’umanità e ne è diventata, in tutta evidenza, la nuova religione…
…. La Macchina, Macchina ormai divenuta intelligente, “spirituale”, rappresenta il fattore fondamentale della nostra vita. E i suoi padroni ne sono perciò, di necessità, i sovrani.
Le destre neo-conservatrici e neo-liberiste mantengono soltanto come orpello ideologico, a scopo demagogico, alcuni dei connotati delle destre storiche: retoriche nazionalistico-identitarie, velleità civilizzatrici (l’idea della propria come la sola, autentica civiltà), l’esaltazione dello strumento penale come fattore di sicurezza.
In realtà la loro forza consiste nella capacità di aderire pienamente alla potenza globale del sistema economico-finanziario che guida la rivoluzione tecnologica del nuovo Millennio.
…Le sinistre hanno svolto il ruolo dei “buoni conservatori”, di chi vorrebbe rendere “dolce” un passaggio che in sé è irreversibile e traumatico. Invece di affrontarlo, invece di cercare di organizzare sindacalmente e politicamente i soggetti concreti che in esso venivano colpiti, si è limitata a cercare di difendere, quasi mai con efficacia (vedi la tragedia sulle politiche per l’immigrazione) i “diritti umani”, che nessuno mai ha spiegato cosa fossero se disincarnati da norme positive che rendessero sanzionabili i trasgressori…
Hanno parlato per qualche tempo di un capitalismo borghese che non esisteva più. Poi sono rimaste incantata dalle ideologie della fine della storia, della globalizzazione economico-finanziaria come portatrice universale di democrazia e di pace..mentre ifendevano arcaiche forme di centralità di parlamenti e assemblee elettive, senza un’idea neppure sulla loro riforma. Le sinistre perdono perché appaiono fuori gioco rispetto ai fattori determinanti il nostro destino. La loro è una forma di astensionismo, che dura dagli anni ’80, sia da ogni effettuale partecipazione che da ogni efficacia critica allo stato di cose esistente.