FLAVIO, VIENI A BALLARE IN PUGLIA PUGLIA PUGLIA. MA IL PROCURATORE CAPO DELLA REPUBBLICA DI LECCE GELA IL SINDACO

| 13 Dicembre 2024 | 0 Comments

(g.p.) ________ All’epoca, il 2017 e parliamo dunque ormai di sette anni fa, alla vicenda, leccecronaca.it dedicò un’inchiesta giornalistica completa, in otto puntate – IL TWIGA TWIGA DEI BILLIONAIRINI SALENTINI – che fu variamente commentata e ripresa a livello nazionale.

Al momento, dobbiamo rendere conto degli sviluppi giudiziari, e di quelli politici del caso.

Vediamoli, sia pur in sintesi estrema.

Cinque giorni fa, c’è stata una sentenza di assoluzione in Appello per il processo nato dall’inchiesta sui presunti illeciti commessi nella realizzazione del Twiga Beach Club di Otranto, il lido destinato ai vip e mai realizzato per l’intervento della magistratura nel 2017, a cui il manager Flavio Briatore aveva inizialmente legato il proprio marchio salvo poi revocarlo alla luce dell’inchiesta penale.

Assolti i tre imputati, che erano stati condannati in primo grado a pene fra i tre e i quattro anni: Raffaele De Santis, imprenditore idruntino legale rappresentante della società Cerra committente dei lavori; Pierpaolo Cariddi, all’epoca dei fatti progettista dei lavori; ed Emanuele Maggiulli, ex capo dell’Ufficio tecnico del Comune

Rimane in piedi in primo grado il processo a carico di dieci imputati, scaturito dall’indagine della magistratura che il 22 settembre 2022 portò all’arresti di politici, amministratori e imprenditori legati al sistema di potere che secondo i magistrati era sorto intorno al Comune di Otranto.

Neanche fra questi ultimi c’è Flavio Briatore, d’accordo.

Tanto è bastato nei giorni scorsi al sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone a commentare con toni trionfalistici l’ultima sentenza e ad invitare l’imprenditore cuneese a venire a Lecce e a collaborare con l’amministrazione in nuovi progetti turistici, con tanto di telefonata da ‘cortesie per gli ospiti’ fra i due, divulgata dall’ufficio stampa del Comune, anche se al momento i due non sono andati oltre lo scambio di carinerie.

Io so per antica scuola che le sentenze della magistratura non si discutono.

Oggi però a chiarirla è intervenuto con una nota ufficiale il procuratore facente funzioni di Lecce, Guglielmo Cataldi. Eccola:

In relazione alle vicende relative alla realizzazione del Twiga nel territorio del comune di Otranto, occorre precisare che, così come evidenziato dalla stragrande maggioranza degli organi di informazione ma evidentemente mal interpretato da terzi, la Corte d’Appello di Lecce con la decisione del 9 dicembre scorso, non ha pronunciato, eccezion fatta per il residuale reato di occupazione abusiva contestato a Cariddi Pierpaolo e De Santis Raffaele, alcuna sentenza di assoluzione nel merito, limitandosi a rilevare l’intervenuta depenalizzazione del reato di abuso d’ufficio contestato agli imputati e la prescrizione per i restanti reati.

Quanto alla illiceità delle opere significativa è la disposta trasmissione degli atti al Comune di Otranto ai sensi dell’art. 31 dpr 380/01. Giova ricordare, per completezza d’informazione, che pende tuttora in primo grado il processo per le vicende corruttive connesse anche alla realizzazione del Twiga”.

Fin qui il Procuratore.

Quanto al sindaco, in un mondo dominato dai social, in cui tutti possono intervenire in tempo reale su tutto, figurarsi se non può farlo il sindaco, anche se ha trasformato l’ufficio stampa istituzionale del Comune di Lecce, che appunto dovrebbe avere compiti istituzionali, nel suo social personale che a cadenza quotidiana inoltra ai mass media le veline col polibortonepensiero sull’universo mondo.

Ora quanto detto a Briatore – il che qui esula dalle vicende giudiziarie – desta non poche chiamiamole così perplessità, sull’opportunità proporre collaborazioni ad un imprenditore discusso, che, quando all’epoca si affacciò in Salento dimostrò protervia, arroganza, disprezzo per il territorio, legato inoltre come era ad altrettanto discutibili personaggi. _________

LA RICERCA nei nostri tre articoli del 12 settembre 2022

Category: Costume e società, Cronaca, Cultura, Politica

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