LA VENDETTA E’ UN…LIBRO CHE SI SERVE FREDDO. IL NUOVO GIALLO DI LUIGI GRILLI
di Raffaele Polo _______
Come non ricordare ‘Il tulipano nero’ di Alexandre Dumas dove il protagonista è proprio questo fiore ricercatissimo e testimone di battaglie, torture, violenze e amori nella terra dei Paesi Bassi, dove i tulipani sono il simbolo e la tradizione più antica? Però, se il tulipano rarissimo di color nero può essere reperibile in natura, con mille cure e attenzioni, la rosa nera no, non può nascere spontaneamente, se non nella canzone di Gigliola Cinquetti…
Eppure, questo avvincente romanzo di Luigi Grilli (La vendetta è mia, Delos, E-BOOK 216 pagine – 5 euro) ha per emblematica protagonista proprio questa rosa: è la mattina di Natale quando l’ingegner Calandra apre la porta e, al posto delle strenne, incontra il suo destino, segnato da un killer misterioso che deposita sul corpo tre rose: due nere e una rossa.
Ed è sempre la mattina di Natale che Zackaria Campus – Zack per gli amici – viene distolto dai suoi piani per andare sul posto in rappresentanza del quotidiano per cui lavora: una fregatura bella e buona, a sentire lui.
Ma anche dai peggiori inizi di giornata a volte esce qualcosa di buono, e proprio Zack risulterà fondamentale alla risoluzione del caso. Con i suoi metodi non proprio ortodossi… e neanche cattolici.
Ancora un romanzo del prolifico scrittore Luigi Grilli, nato il 3 marzo del 1939, si è laureato in giurisprudenza a Bologna e nel 1965 è entrato in magistratura, ricoprendo diversi incarichi direttivi per concludere la carriera come presidente del tribunale di Pescara. Collocato in pensione nel 2008 è stato nominato presidente delle Commissioni tributarie di Bologna. Vive a Pescara con la moglie Milena.
Negli anni ha pubblicato con le case editrici Cedam e Giuffré sedici libri di procedura penale e da quando è in pensione si dedica a scrivere libri gialli nella forma del legal thriller ambientando i suoi romanzi a Pescara con l’avvocato Morelli come personaggio principale.
Da notare che questo titolo è abbastanza comune nella cultura dei thriller: da Mickey Spillane a Shôhei Imamura un po’ tutti vogliono farsi vendetta…