IL TRAVAGLIATO ITER GIUDIZIARIO DEL PROCESSO PER IL GASDOTTO CONTRO I VERTICI DI TAP, RINVIO DOPO RINVIO: QUESTA MATTINA CE N’E’ STATO UN ALTRO
(g.p.) ______ E’ ricominciato questa mattina in Corte d’Assise del Tribunale di Lecce il processo contro i vertici di Tap e i loro esecutori, accusati in vari capi di imputazione per la costruzione del gasdotto di San Foca. E’ ricominciato per modo di dire, perché c’è stato un nuovo rinvio.
A parte la storia pregressa di questo processo che dura da quattro anni, sembrava a primavera, o almeno così era stato detto in aula, che si andava a sentenza a fine ottobre, al termine delle audizioni dei testi e le arringhe dell’ Accusa e della Difesa. Siamo evidentemente in ulteriore ritardo.
C’è stata prima la pausa estiva, dal 5 di luglio, fino al giorno 11 ottobre. L’udienza del giorno 11 ottobre, era stata però rinviata e fissata al 31 ottobre, appunto a oggi.
Oggi però è stato deciso un nuovo, ulteriore rinvio.
Una decisione che evidentemente era stata già presa. Infatti l’udienza si è tenuta (nella foto), sì, ma con pochissimi partecipanti, tutti sostituti dei titolari, che non si sono presentati, giudice e pm compresi.
Pochi minuti, giusto il tempo per fare l’appello dei presenti sostituti, e comunicare il rinvio.
Motivo del rinvio?
“Indisponibilità del giudice”, è stato detto, senza ulteriori dettagli: del giudice monocratico Chiara Panico, che da febbraio scorso è la nuova titolare del processo, la quarta in quattro anni.
Un iter giudiziario travagliato, come si vede.
E’ stata comunque fissata la nuova udienza per venerdì 15 novembre.
Category: Cronaca