LA RIFLESSIONE / A NARDO’ MANCA UN PRESIDIO DEI VIGILI DEL FUOCO
di Graziano De Tuglie ______ Con l’incendio che ha devastato un bar situato in un’area di servizio, nella notte tra il 15 e il 16 settembre, salgono a dieci gli incendi di una certa pericolosità a Nardò. Dato rilevato a partire dal gennaio 2024.
Fenomeni che destano apprensione nella popolazione per le distanze che devono percorrere le squadre dei Vigili del Fuoco che devono partire o da Lecce, percorrendo ventiicinque chilometri o da Gallipoli distante diciotto chilometri; distanze che potrebbero essere determinanti per un intervento rapido che circoscriva rapidamente i rischi connessi all’incendio e limiti i danni a persone e cose.
Ma l’amministrazione in carica a Nardò ignora ogni azione per sollecitare un presidio fisso in quello che è il secondo centro, dopo il capoluogo, della provincia. Presidio che sarebbe utile al servizio degli abitati di Nardò, Galatone e Copertino che assommano a 71.000 residenti e che vede la popolazione triplicare nel periodo estivo; gli abitati in questione sono racchiusi nel raggio di una dozzina di chilometri con una decisa riduzione del percorso per gli interventi delle squadre di soccorso.
L’amministrazione neritina ha preferito muovere le sue azioni per chiedere la riapertura di un presidio della Guardia di finanza, che a Nardò fu soppressa nella seconda metà degli anni Ottanta in un’ottica di razionalizzazione e che fu ben sostituita dall’attivo reparto stanziato a Porto Cesareo.
E a questa riapertura il Comune di Nardò ha deciso di destinare il complesso dell’ex Scuola Agraria (nella foto) che sarebbe stata particolarmente efficace come sede di caserma dei Vigili del Fuoco posta, com’è, vicina allo svincolo per la statale 101. Con questa decisione dell’amministrazione neretina sembra definitivamente tramontata l’ipotesi di avere questa importante struttura di soccorso d’emergenza a Nardò e quindi si ha ulteriore dimostrazione della scarsa lungimiranza degli attuali amministratori neritini.
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Nel 2005 , allorche’ , su insistenza di un amico , fui candidato alle elezioni provinciali , sollevai questo problema e lo portai all’attenzione dei dirigenti del partito con cui ero candidato . Poiche’ non fui eletto , la sollecitazione rimase senza sbocco. Tuttavia ,concordo con Graziano sulle ragioni esposte e vorrei ricordare che ,vi e’ anche il vecchio mattatoio che potrebbe servire come sede ( spostando , magari il servizio veterinario presso l’ex ospedale).