A TARANTO OGNI GIORNO E’ HIROSHIMA  

| 7 Agosto 2024 | 0 Comments

(Rdl) ______ DOSSIER DELLA REDAZIONE DI leccecronaca.it ______

Luciano Manna, di Taranto, giornalista di  GNS Press e fondatore di Veraleaks.org, ieri ha postato su Facebook la seguente nota con relativa documentazione fotografica (foto sopra) ______

Aria irrespirabile, forte puzza di gas (ma pizza era anche bello) avvertita in diversi quartieri: al momento segnalata da zona ospedale al borgo

Aggiornate con segnalazioni qui ______

Sono seguite decine di segnalazioni allarmate.

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Foto (come le due sotto) postate oggi su Facebook dall’associazione “Genitori tarantini” che scrive

Dalle ore 7, 40 del 7.8.2024 a Taranto. Prove inconfutabili di un disastro ambientale continuo e reteirato nel tempo.

Immaginate solo per un momento cosa voglia dire per un malato oncologico guardare queste immagini e avere la forza di registrare, di documentare.

Dall’ ospedale Nord di Taranto, da una finestra, vedere il prorio boia…è un doppio schiaffo..

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Comunicato diffuso oggi firmato da associazioni, sindacati e artisti __________

Il primo passo è stato l’invito agli operatori economici a manifestare il loro interesse ad acquistare i beni ex Ilva.

Il secondo sarà una trattativa per negoziare con uno o più di essi le condizioni per l’aggiudicazione.

Così facendo il governo ed i suoi commissari delle amministrazioni straordinarie di Ilva e Acciaierie d’Italia (AdI) stanno violando apertamente quanto deciso dalla Corte di Giustizia Europea, secondo la quale in caso di pericolo grave per la salute e l’ambiente l’attività di Ilva deve essere sospesa.
 
Nel bando di gara si afferma esplicitamente, al punto 1.13, che i commissari straordinari di AdI stanno ponendo in essere tutte le attività propedeutiche al rinnovo dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) a garanzia delle esigenze primarie di tutela della salute dei cittadini. Il governo quindi ammette che attualmente non esiste una valida Aia, scaduta un anno fa, e che la nuova dovrà svolgere le valutazioni sanitarie imposte come obbligatorie dalla Corte di Giustizia.
Ma il governo ha l’obbligo, prima di qualsiasi altra decisione, di attendere gli esiti degli accertamenti scientifici e non di anticiparli.
Non può iniziare una procedura di vendita di una attività che, all’esito delle valutazioni sanitarie, potrebbe essere sospesa.
La Corte di Giustizia europea è stata “apidaria ed ha attribuito al Tribunale di Milano la competenza a stabilire se gli impianti debbano essere fermati o meno. Chiunque detenga gli impianti, se il Tribunale di Milano accerterà l’attualità di un grave rischio per la salute, dovrà fermarli”.
   

LA RICERCA nel nostro articolo del 3 luglio scorso

L’APPROFONDIMENTO nel nostro articolo del 25 giugno scorso

Category: Costume e società, Cronaca, Politica, Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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