ARMI DI ARTISTE
Ne ferisce più la spada o la penna? Sia il nome ‘combattivo’ della rassegna (“S/oggett/E. Rassegna d’armi d’artiste”) sia l’artista coinvolta (la poetessa Ilaria Seclì) sono chiarificatori: l’arte è arma che afferma una piena “soggettività” al di là degli stereotipi di genere, a partire da quello della bellezza. A organizzare questa serie di incontri/laboratori l’associazione Io sono bellissima, senza fini di lucro, laica, apartitica, aconfessionale e cosmopolita: tre giornate (tra novembre 2013 e aprile 2014) dedicate al racconto, allo scambio e alla costruzione di espressioni di una “bellezza” complessa e complessiva.
Punto d’arrivo dei laboratori sarà una performance collettiva e pubblica in programma nell’estate 2014.
Il secondo appuntamento (tra il primo nel mese di novembre con Gianna Greco e il terzo a marzo con Francesca Speranza) è previsto per domenica 19 gennaio, con il laboratorio curato da Ilaria Seclì,poetessa leccese che, attraverso l’uso della parola, prova, insieme alle partecipanti, a resistere e “attaccare” le brutture del mondo.
La scrittrice, nata a Ginevra, diverse pubblicazioni all’attivo, ha anche inscenato con l’attore e regista Adamo Toma lo spettacolo teatrale tratto dalla raccolta inedita “La sposa nera”. La sua poesia“Destino al mercato” è divenuta uno dei manifesti dell’intero progetto […] È la normalità in tutù che arriva/ leggera e fiera/ che m’impallidisce e mi cava denti sani/ ciglia robuste e fitte/ per vendermi al mercato/ per rendermi gradevole/ sul banco della frutta […]
Ilaria Seclì ha pubblicato tra l’altro “D’indolenti dipendenze” (Besa 2005), “Chiuderanno gli occhi” (con Antonio Diavoli, Quaderni di Cantarena, Genova, 2007), “Del pesce e dell’acquario” (LietoColle 2009).
Come partecipare? Il laboratorio è aperto a dieci giovani artiste – con priorità di accesso per quelle di età compresa tra i 18 e i 25 anni –, selezionate sulla base della condivisione degli scopi e dello stile narrativo di “Io sono bellissima” e della rassegna tutta. L’incontro è incentrato sull’utilizzo della parola intesa come “arma” per affermare la propria soggettività. Perché – come spiega Io sono bellissima dal proprio sito web – se il mondo prova continuamente a renderci oggetti noi abbiamo mezzi, strategie e strumenti per affermare che siamo soggetti. Anzi: soggette. La chiamano “autostima”, noi la chiamiamo “io”.
Per partecipare è necessario inviare una mail a info@iosonobellissima.it.
Dove si svolgono i laboratori? Sia i laboratori sia le performance finali di S/oggett/E si svolgeranno al Km97, ex casello ferroviario e luogo simbolo della capacità delle donne e degli uomini di costruire modelli di bellezza “sostenibile”.
Category: Cultura