IL MASSACRO DEGLI ULIVI A SERRANOVA / RESOCONTO DELL’ASSEMBLEA
(Rdl) ______ Vivace, appassionata e civile interlocuzione, durante l’assemblea tenutasi ieri sera a Serranova presso il centro visite Torre Guaceto. Presenti circa centoventi persone, fra le quali i proprietari dei terreni oggetto degli espianti di circa dieci ettari di olivi plurisecolari, i signori Vallone, il presidente della storica cooperativa olearia di Serranova, alcuni volontari del WWF, numerosissimi appassionati a vario titolo.
È emerso chiaro il problema della mancata produzione degli alberi colpiti dal Disseccamento, non compensata da indennizzi per le cure e la conservazione: il problema della tasca che, per così dire, vince sul cuore.
Numerosi e di vario tipo gli interventi spontanei, ordinati e moderati dal professor Angelo Gagliani.
È stato evidenziato che, sebbene l’abbattimento sia avvallato dall’articolo 8ter della Legge Regionale 44/2019 che liberalizza l’espianto di ulivi plurisecolari in zona infetta, fino a maggio 2026, con una semplice comunicazione alla Regione, non siano state rispettate le prescrizioni dovute per i terreni inclusi nell’area protetta di Torre Guaceto.
Spetterebbe ora all’Ente Parco pronunciarsi con una denuncia vera e propria, e bloccare gli espianti previsti dai proprietari per un’area di ben sessantaquattro ettari.
Infine, un problema capitale e cioè che i decreti governativi del 2019 violano la Costituzione e creano un vulnus riguardo la gerarchia delle fonti. Una sorta di cortocircuito che lo Stato e i governi tengono in piedi in assenza di uno stato di emergenza (l’emergenza è cessata dal 2016) e così mettendo in essere uno stato di “eccezione” pericoloso per la stessa democrazia, nel più totale silenzio della politica. Il che è gravissimo.
LA RICERCA nel nostro articolo di ieri
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