MINACCE E RAPINA AI MALCAPITATI INVECE DEL SESSO PROMESSO SUL SITO DI INCONTRI A LUCI ROSSE. COPPIA DI PRESUNTI SPECIALISTI DEL GENERE QUESTA VOLTA FINISCE IN CARCERE
(e.l.) _______ Ieri gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Nardò (nella foto) hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di una coppia, Ivano Filoni, 26 anni, di Nardò e Ilaria Orlando, 29 anni, di Galatone, con precedenti, presunti responsabili di rapina impropria aggravata in danno di uomini contattati tramite un sito di incontri on line.
Erano già stati arrestati e posti ai domiciliari per un episodio simile del 10 aprile scorso.
Ieri la Procura della Repubblica ha ordinato che fossero rinchiusi nel carcere di Borgo San Nicola.
Era dal mese di gennaio che, tramite l’App della Polizia di Stato “Youpol” giungevano diverse segnalazioni relative ad una coppia che adescava clienti su siti di incontri on-line.
Questi venivano invitati presso il domicilio dei due complici a Galatone e una volta giunti presso l’appartamento la donna si faceva consegnare la somma per la prestazione in anticipo, subito dopo entrava in scena il complice che minacciava e intimidiva le vittime con una scusa facendole scappare.
L’ultimo “incontro galante” risale al 28 maggio scorso quando la vittima aveva organizzato l’incontro presso B&B di Santa Maria al Bagno. Quando la donna è giunta presso la struttura si è rivelata essere un’altra persona rispetto alla foto pubblicata sul sito. Nonostante ciò l’uomo l’ha fatta entrare ed ha acconsentito a pagare in anticipo posando una banconota da 100 euro sul comodino, ma subito dopo veniva sorpreso da forti colpi sferrati contro la vetrata da un uomo che lo minacciava di morte.
Il malcapitato tentava subito di contattare il 112, ma veniva minacciato dalla donna che si appropriava del denaro ed estraeva dalla biancheria una bomboletta spray al peperoncino mettendo in forte difficoltà l’uomo che, spaventato, apriva la porta per far scappare la donna richiudendola subito dopo a chiave.
Dopo l’accaduto sporgeva denuncia presso il Commissariato di Nardò, dove i poliziotti, in seguito ad una serie di indagini effettuate sia sul sito di incontri sia visionando i filmati delle telecamere di videosorveglianza, risalivano all’identità dei due complici.
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