COSI’ ADRIANA POLI BORTONE CUCINA A FUOCO LENTO PURE I GIORNALISTI

| 18 Giugno 2024 | 6 Comments

di Giuseppe Puppo  ______  

Pensa te, che non sapevo chi votare domenica prossima…

Ora lo so.

 E’successo che domenica scorsa Adriana Poli Bortone ha invitato ad un incontro con lei i giornalisti ‘più importanti’ della carta stampata e delle televisioni, pur anche fra questi facendo discriminazioni. Rigidamente esclusi invece quelli della stampa on line, che secondo lei, nella sua particolare concezione dell’informazione, non sono degni di considerazione.

Per la carità, ognuno è libero di pensarla come meglio crede anche su questo, non è questo il punto,

Il punto è che codesta superficialità, una tale supponenza, arroganza oserei dire, non stanno né in cielo e né in terra. Tutti, tranne lei, sanno che i giornali stampati ormai vendono poche centinaia di copie e che le televisioni locali non le vede più nessuno, se non per pochi secondi facendo zapping, e tutti sanno pure che sia gli uni, sia le altre, per avere pubblico, ricorrono alle loro edizioni on line, facendo concorrenza a chi nell’on line ha la sola piattaforma disponibile.

Infine, fare comunque una classifica, fra chi è ‘importante‘ e chi no, è quanto meno di cattivo gusto. Per di più se il discrimine è fra chi è gradito e chi, per una ragione o per l’altra, non lo è.

Ha scritto bene oggi, e io condivido e sottoscrivo, il collega direttore di lecceprima.it Emilio Faivre

Ogni giornale ha il suo seguito, una nicchia di lettori la cui ampiezza non è assolutamente affare di un candidato alla carica di sindaco. Un pubblico che ha desiderio di veder esporre certi argomenti dal proprio direttore o cronista di politica di riferimento per saggiare le risposte. Ogni singolo giornalista lavora con onore per la propria testata ed è pari a chiunque altro. Ogni singolo giornalista è portavoce e punto di riferimento per una fetta più o meno grande di cittadini. Ogni singolo giornalista è cittadino, in primis, egli stesso. E questo non vale solo in campagna elettorale. Vale sempre. 

Quindi, per quanto m’interessi in maniera molto relativa, che non siamo nella posizione di essere indicati fra le maggiori testate è giusto un’opinione di Adriana Poli Bortone o di chi l’è accanto e le fornisce suggerimenti. E, allora, mettiamola così. Se i numeri sul serio non contano, nonostante l’indiscutibile affermazione elettorale al primo turno, va detto che Adriana Poli Bortone non è stata la miglior sindaca di Lecce, in passato, e probabilmente non lo sarà nemmeno in futuro, in caso di successo al ballottaggio. 

Ma c’è di più, ora lo dico.

Anni fa ebbi da ridire, giornalisticamente, si intende, e per questioni politiche, con Adriana Poli Bortone e ne scrissi, come faccio sempre quando ho qualcosa da dire. Me ne ero completamente dimenticato. Lei non replicò, ma evidentemente se l’era segnato al dito, come si suol dire. Tempo dopo, da me personalmente interpellata per uun’inchiesta sulla gestione della cultura a Lecce, mi gelò esordendo la telefono “Non sapevo nemmeno che esistesse, leccecronaca.it” e la cosa finì là.

Tanti anni di inchieste e di battaglie giornalistiche, in difesa del territorio e della nostra Madre Natura, di polemiche, di riflessioni, ricerche, documentazioni, come recita il motto della nostra estate, come se non esistessero, per lei.

In questi giorni ho poi scoperto che addirittura leccecronaca.it, che pure per rispetto di quelli dei nostri elettori che sono suoi simpatizzanti, le ha comunque assicurato informazione e la doverosa visibilità, è stata esclusa da ogni comunicazione, da ogni informazione, da ogni promemoria su di lei dal suo ufficio stampa, come se non esistesse, appunto.

Bene, ora qualcuno penserà che io parli per ripicca. Pensa bene, proprio così.

Ricambio le attenzioni della senatrice.

Poi, chiunque sia il nuovo sindaco, tornerò a fare il giornalista, e leccecronaca.it si comporterà nei suoi confronti, ripeto, allo stesso modo, come abbiamo fatto con Paolo Perrone e con Carlo Salvemini, vinca l’uno o vinca l’altra.

Poi, da lunedì.

Ma domenica, dovendo fare il cittadino elettore come tutti, non sapevo per chi votare al ballottaggio, dopo aver votato  Alberto Siculella al primo turno.

Ora lo so. Che te lo dico a fare, andrò a votare per Carlo Salvemini.   

Category: Politica

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Comments (6)

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  1. Elena ha detto:

    Bravo Direttore. Bel pezzo “piccante”. Il peperoncino, a volte, è NECESSARIO! Lo saprà pure l’On. Poli Bortone, da brava cuoca. Lecce cronaca.it ha molti sostenitori nel Salento e oltre.

  2. Antonio ha detto:

    Bravo Direttore, condivido ogni considerazione ogni sfumatura contenuta nel messaggio, sperando che giunga a tutti i cittadini.
    Avanti con Salvemini!

  3. Benny ha detto:

    Il Direttore ha ragione da vendere. Mentre la sinistra si rivolgede a professionisti della Comunicazione la destra fa le campagne elettorale fai da te. Non sapere che l’informazione on-line viene utilizzata persino dke maggiori testate giornalistiche nazionali, o da reti televisive, vuol dire non conoscere la realtà delle cose. Poi sul votare Salvemini è tutto un altro discorso.

  4. Martaniere2.0 ha detto:

    La stampa é libera ed importante, in ogni sua forma ed é necessaria per veicolare la giusta informazione,cartacea o informatica che sia e si rivolge sia al singolo fruitore che alla moltitudine di utenti,ma rimane sempre degna,in ogni sua forma,di rispetto e considerazione.

  5. Graziano De Tuglie ha detto:

    Niente di nuovo sotto il sole. Gli anni passano ma carattere e metodi non cambiano. E non ci sono neanche attenzioni e riflessioni sul mondo che cambia. C’è chi vive nell’Ottocento e pretende di guidare la comunità verso il futuro.

  6. Elena ha detto:

    Ma perché da buona e matura donna non fa la nonna e insegna la non arroganza e le non minacce che sono caratteristiche del suo partito.che pena povera Italia
    Elena

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