Capodanno 2013: raudi, zeus, magnum, fuochi pirotecnici vengono spesso acquistati su Internet. Ma attenzione: questo non è solo illegale, ma anche pericoloso.
Le violazioni sono punite con l’arresto da 4 mesi a 3 anni di reclusione
I classici “botti” di fine anno sono ancora un pericolo troppo spesso sottovalutato e lo “Sportello dei Diritti” come ogni anno tiene a ricordare che l’uso improprio dei fuochi d’artificio può causare lesioni gravi e gravissime, financo a portare alla morte così come ci ricordano i drammatici “bollettini di guerra” post Notte di San Silvestro che riportano, purtroppo tra le vittime anche tanti piccoli innocenti.
A tal proposito, non parliamo dei soli prodotti completamente illegali come le bombe carta che ogni anno vengono pubblicizzate con un nome diverso: dal mitico “pallone di Maradona”, alla “capata di Zidane”, fino al “pallone di Binladen” e il poco ortodosso “Ratzinger”, che di solito sono costituite da potenti miscele di polvere esplodente di grosso peso, più rumorose che belle da vedere, o i fuochi pirotecnici di provenienza straniera recentemente sequestrati con nomi di fantasia quali ‘Roma’, ‘Las Vegas’,’Typhoon’, ‘Keope’, ‘Spider’.
Anche quest’anno, in tale ottica, teniamo a ricordare che anche per raudi, zeus, magnum, petardi in genere ma anche gli apparentemente innocui fuochi di artificio tipo bengala, di prestare molta attenzione alla loro vendita e detenzione, poiché si rischia grosso non solo per le possibili conseguenze fisiche per sé e per terzi, ma anche a livello penale dopo l’avvenuta riclassificazione di tali manufatti pirotecnici avvenuta nel 2011.
I tipici botti di Capodanno, cui fino ad un paio di anni fa era consentita la libera vendita, sono infatti diventati esclusiva dei negozi specializzati con licenza di PS. Da tabaccai, giornalai, supermercati, ecc…, presto si avranno soltanto effetti senza botto. Vendita in ogni caso vietata ai minori.
Mentre prima dell’11 settembre del 2011 i manufatti non classificati come prodotti esplodenti potevano essere venduti ai maggiori di 14 anni, con l’entrata in vigore del DM del 9 agosto 2011, da quella data possono essere venduti solo ai maggiorenni: rientrano in questa categoria prodotti del tipo fontane, bengala, bottigliette a strappo lancia coriandoli, fontane per torte, petardini da ballo, bacchette scintillanti e simili trottole, girandole, palline luminose ecc.
Più rigorosa è invece la normativa sui cosiddetti artifici pirotecnici scoppianti, crepitanti e fischianti del tipo petardo e razzo. Possono essere venduti esclusivamente ai maggiori di 18 anni e da esercenti muniti di licenza di pubblica sicurezza. Il venditore, inoltre, deve verificare la reale categoria di appartenenza, avvalendosi del fabbricante o dell’importatore.
Le violazioni sono punite con l’arresto fino a 4 mesi e con un’ammenda di 247 euro per quanto riguarda la fabbricazione e vendita di materiali esplodenti senza licenza e con l’arresto da 9 mesi a 3 anni e ammenda di 154 euro per la mancata tenuta del previsto registro delle operazioni giornaliere da parte dell’esercente; infine, arresto fino a 18 mesi e ammenda di 154 euro per acquisto di materiale esplodente senza licenza o cessione di tale materiale a persone prive di licenza.
Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” nello spirito della prevenzione, consiglia i consumatori di non usare fuochi d’artificio proibiti e se si utilizzano quelli consentiti di farlo lontano dalla portata di bambini ed in spazi aperti.
Ciò al fine di evitare incidenti provocati dall’imperizia nel maneggiare i “giochi pirotecnici” o dall’utilizzo di “artifizi pirotecnici” non conformi alle norme e quindi pericolosi per la sicurezza delle persone.
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