LA POLEMICA . 2 / L’ OK DEL RETTORE ALL’ INCONTRO CON LA CANDIDATA A SINDACO ADRIANA POLI BORTONE
Riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente comunicato stampa delle orgaizzazioni sindacali ANIEF UNISALENTO e COBAS UNISALENTO. L’incontro che ne è oggetto, avvenuto ieri, è quello fra il Magnifico Rettore di UniSalento Fabio Pollice e la candidata a sindaco della coalizioe di centro destra Adriana Poli Bortone, la quale lo aveva cos presentato suo diario di Facebook
”Lecce ha bisogno dell’energia, della creatività, dell’intelligenza e della bellezza delle giovani generazioni. In questo senso, l’Università può rappresentare una delle più grandi opportunità per la nostra città. La prossima amministrazione avrà l’obiettivo di rendere Lecce una comunità nella quale i giovani possano trovare spazi di vita e benessere, una città per i giovani e con i giovani.
Negli ultimi tempi ho avuto l’opportunità di incontrare diverse organizzazioni giovanili e studentesche, numerosi operatori commerciali, molti studiosi, veri operatori culturali e molti esperti in vari settori. Particolarmente importante è stato l’incontro con il Magnifico Rettore di UniSalento, Fabio Pollice, al quale ho chiesto di supportare il mio obiettivo di rendere Lecce una città veramente universitaria”.
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Apprendiamo dagli Organi di informazione dell’avvenuto incontro fra il Rettore dell’Università del Salento ed una candidata sindaco alle prossime elezioni amministrative del Comune di Lecce.
Auspichiamo ora che il Rettore, in tema di par condicio, voglia incontrare anche gli altri candidati alla medesima competizione per costruire un confronto plurale e produttivo. Ovviamente senza offrire sostegno a un singolo candidato impegnato in questa campagna elettorale, così come invece inopinatamente richiesto.
Abbiamo colto, dai contenuti dell’incontro riferiti alla stampa, varie promesse purtroppo mai mantenute nei vari decenni in cui la città è stata governata dalla forza politica della medesima candidata, e quindi Lecce da “Città universitaria” è stata relegata al ruolo di “Città dimenticata”.
Ciò che invece ci evoca “cattivi ricordi” è il riferimento all’edificio “Principe Umberto” la cui compravendita fruttò al Sindaco dell’epoca (Perrone) un po’ di ossigeno per rianimare il Bilancio del Comune di Lecce (in situazione di ipossia a causa del deficit di circa 100 milioni di euro) e all’allora Rettore (Laforgia) un fenomenale “bidone”.
Il Principe Umberto era infatti in condizioni abbastanza precarie e per certi tratti anche fatiscenti, con i lavoratori esposti al Radon e al rischio di contrarre gravi malattie. Nonostante ciò, e sebbene la gara bandita dal Comune per vendere l’immobile fosse andata deserta, il Principe Umberto fu venduto all’Università per circa 7 milioni di euro che incisero in modo fortemente negativo sulle casse dell’Ateneo.
A parte un’ala dell’edificio ristrutturata grazie ad un finanziamento della Soprintendenza, oggi l’immobile è abbandonato a sé stesso come una “Cattedrale nel deserto”, a ricordarci gli errori commessi nel passato probabilmente frutto di inopinate collaborazioni.
Auspichiamo, pertanto, che gli eventuali confronti tra le due Amministrazioni non portino in futuro agli stessi risultati che per l’Università del Salento equivarrebbero ad ulteriori “bidoni”.
Lecce, 7 maggio 2024
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