TRA GIOCO D’AZZARDO E PREVEZIONE DELLA LUDOPATIA A LECCE

| 29 Aprile 2024 | 0 Comments

A Lecce il fenomeno del gioco d’azzardo è ben sviluppato da diversi anni.

Già nel 2018, ad esempio, tra città e provincia sono stati spesi oltre 869 milioni di europer giochi, slot e scommesse; di questi, 219 milioni solo nel capoluogo. In Puglia, si spende di più solo a Bari, che registra 346 milioni di euro, mentre Taranto si colloca al terzo posto con 177 milioni.

Lecce, tuttavia, indossa la maglia nera per spesa pro capite annuale: 2.268 euro ogni 12 mesi vengono riservati dai leccesi al gioco d’azzardo, online e nei centri scommesse fisici; la città di Bari si ferma a 1.473 euro/anno, ma in nessuna delle province si spende mai meno di 1.000 euro a testa.

Preferenze di gioco e saldo tra spesa e vincite

Secondo l’Agenzia di stampa Giochi e Scommesse Agipronews, che elabora i dati raccolti dall’Agenzia Dogane e Monopoli, i leccesi hanno una preferenza per le Slot videolottery (562 milioni nel 2018), ma non disdegnano nemmeno Lotto (199 milioni), Lotterie e Gratta e Vinci (167 milioni), scommesse sportive (93 milioni) e Superenalotto (50 milioni). Gli incrementi maggiori rispetto all’anno precedente si sono avuti nel Superenalotto (+6,3%), nelle scommesse (3,3%) e nelle Lotterie (+3%).

Molto simile è la distribuzione delle preferenze tra i cugini baresi: a Bari si spendono 185 milioni per le slot, 66 milioni per il Lotto, 56 milioni per i Gratta e Vinci

Si gioca, certo; ma si vince? Ovviamente sì (sono le regole imposte dall’ADM a stabilire le quote minime di vincite che ogni “macchinetta” deve erogare in un determinato periodo di tempo), ma il saldo tra spesa e premio che resta in tasca ai giocatori della Puglia è sempre negativo: -103 milioni di euro a Bari, -68 milioni a Taranto, -48 a Lecce, -30 a Foggia e -26 a Brindisi.

Dal divertimento al gioco compulsivo e alla ludopatia

La spesa evidenziata da questi dati, tuttavia, è solo la parte visibile di un fenomeno molto insidioso, noto come ludopatia, la dipendenza dal gioco, che colpisce prevalentemente i soggetti più deboli, i giovani e i giovanissimi e i soggetti in difficoltà economiche.

Laddove si gioca di più, aumentano ovviamente le probabilità di incontrare giocatori compulsivi e giocatori ludopatici. Il discorso vale a livello nazionale, ma se, come accade in genere nel meridione d’Italia, l’area di riferimento mostra elevati tassi di disoccupazione e ampie quote di popolazione nelle fasce di reddito più basse, il rischio aumenta in modo sensibile.

Non è un caso, infatti, se i dati più recenti tra quelli disponibili a livello nazionale (2022) descrivono la Puglia come l’area maggiormente a rischio di ludopatia. Al mese di marzo 2023, secondo quanto confermato dal direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche (DDP), tra le sei province pugliesi, Lecce è quella a più alto rischio. Giocano gli adolescenti (anche se il gioco è vietato ai minorenni), ma sono a rischio anche le persone collocate nella fascia d’età compresa tra 30 e 55 anni.

La presa in carico della ludopatia a Lecce

Fortunatamente, il DDP è estremamente attivo nel promuovere, in tutto il territorio della provincia di Lecce, attività e strutture volte a prevenire, curare, tutelare, riabilitare e reinserire le persone con problemi di dipendenza da Gioco d’Azzardo Patologico (GAP).

Il Dipartimento per le Dipendenze Patologiche, tra le numerose attività preventive, terapeutiche, di tutela della salute, di riabilitazione e di reinserimento sociale, prende in carico le persone con problemi di dipendenza GAP.

Sono ben sei i Ser.D. (Servizi dell’azienda sanitaria costituiti da un’equipe multidisciplinare, che si occupano delle dipendenze patologiche), distribuiti su tutto il territorio: oltre alla sezione di Lecce, ve ne sono a Maglie, Casarano, Gallipoli, Copertino e Galatina. A questi, si aggiungono due Centri Specialistici dedicati specificamente al gioco d’azzardo, uno a Muro Leccese, l’altro a San Cesario di Lecce.

I soggetti che capiscono di avere una dipendenza o comunque un problema con il gioco d’azzardo faticano, per diverse ragioni, a rivolgersi ai centri di assistenza; per levare un’ulteriore barriera che potrebbe arrestare o rallentare il processo di emersione dei casi patologici, il Ser.D. di Lecce semplifica al massimo le procedure: nessuna prescrizione medica è richiesta a chi voglia farsi aiutare e domandi trattamenti sanitari e sociosanitari, ma una semplice prenotazione telefonica; il servizio, inoltre, è del tutto gratuito e rivolto a tutti i residenti.

I Ser.D del leccese hanno dimostrato tutta la loro utilità, come appare dai dati: tra marzo e settembre 2023 si sono rivolti al DDP di Lecce più di 120 giocatori compulsivi e patologici. Il numero è importante, certo, ma al contempo fa temere ai responsabili che la parte sommersa del fenomeno – identificata da tutti coloro che non hanno ancora trovato il coraggio di uscire allo scoperto – sia molto più ampia.

La prevenzione del fenomeno: informare i giovani sui rischi del gioco d’azzardo

La cura, la tutela, la riabilitazione e il reinserimento dei soggetti ludopatici sono una parte fondamentale del processo di contrasto alle ludopatie, ma ovviamente non sono l’unica strada che servizio sanitario e amministrazioni comunali e provinciali possono intraprendere. L’altro grande pilastro su cui costruire la limitazione e l’erosione del fenomeno della ludopatia deve essere la prevenzione, sviluppata in particolare tra quei soggetti indicati come maggiormente a rischio: i giovani e i giovanissimi.

Anche in questo caso, il Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’ASL Lecce si è attivato. Il DDP, consapevole dell’importanza del coinvolgimento di tutte le sfere della società civile e culturale della provincia nella promozione di un’attività che si voglia di successo, collabora in questo progetto, oltre che con la Regione Puglia anche con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università del Salento, con il Teatro Pubblico Pugliese e con tre Comunità terapeutiche della provincia. Ne sono usciti, per ora, diversi spunti, tutti volti a informare e prevenire giovani e adulti sui rischi legati al gioco d’azzardo e sulle strategie da adottare per difendersi dalle suggestioni evocate dal mondo del gioco e delle scommesse, come il progetto “Lettere da Hasard. Letteratura, cinema e prevenzione del DGA“, che mette in primo piano opere letterarie e cinematografiche sul tema del gioco d’azzardo, e i laboratori e le manifestazioni teatrali tematici in una ventina tra scuole superiori e scuole medie della pro

Category: Costume e società

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