GIUSEPPE YUSUF CONTE, UNA POESIA INEDITA SULL’ATTUALITA’
(g.p.) ______ Ieri sera Giuseppe Yusuf Conte ha postato sul proprio diario di Facebook una sua poesia inedita, che qui di seguito riproduciamo.
Non è la prima volta che il nostro grande poeta (Non finirò di scrivere sul mare, Milano, Mondadori, 2019, è la sua ultima, bellissima raccolta) si cimenta con le tematiche più importanti dettate dall’attualità.
Ogni volta riesce ad aggiornare quelle che considera le ragioni fondamentali della sua espressione artistica e della nostra identità di contemporanei: la lotta all’ingiustizia, il lavoro, la conoscenza, la bellezza, il Sacro, l’energia creatrice, i diritti dell’anima oltre a quelli dell’uomo, la sopravvivenza della Madre Terra. ______
Venerdì Santo
Che cosa c’è di santo nel vedere
bambini soffocati dalle macerie
che non hanno più cibo e niente da bere
tra nuvole di polvere che li avvolgono.
Che cosa c’è di santo nel vedere
la sete di dominio che spinge alla guerra
popoli contro popoli, bandiere contro bandiere
ignari che siamo tutti figli della Madre Terra.
Che cosa c’è di santo nel vedere
la gente che si affolla al supermercato
tra montagne di uova di cioccolato
-e c’è chi resta fuori, chiede l’elemosina.
Che cosa c’è di santo nel vedere
giovani che hanno il culto del denaro
il cuore diventato secco e amaro
ubriachi di nulla tutte le sere.
Che cosa c’è di santo nel vedere
un’estate che arriva fuori stagione
e poi i ghiacci ed il vento di un ciclone
e le onde alte, avvelenate e nere.
Che cosa c’è di santo nel vedere
come in pochi hanno ridotto la vita
di masse immense , guadagnare, consumare
nascita copula e morte, ed è finita.
–C’è che con tanto dolore e tanto lutto
è Santo il mondo,Santa l’energia, la gioia la luce
è Santo Cristo che muore sulla croce
E tu sei Santo quando con ciglio asciutto
preghi perché tutto possa risorgere.
Category: Costume e società, Cultura
Uno stile che dice la maggiore complessità nel modo più semplice , aderendo alla maestria.
Santa è la poesia
nata dalla mente
che pensa
l’immenso e
il profondo