TESTO INEDITO / “Mio padre mi ha lasciato una eredità bellissima“. GEMMA RUSSO RICORDA LUIGI RUSSO
(Rdl) ______ Nella ricorrenza odierna, pubblichiamo un testo inedito, tratto dall’opera teatrale “La bomba” – VERITA’ E GIUSTIZIA PER PEPPINO BASILE finora mai rappresentata, scritta dal nostro direttore Giuseppe Puppo. In questo passaggio in scena Gemma Russo parla di suo padre Luigi Russo. ______
(…) …A moderare l’incontro fu chiamato mio padre, Luigi Russo, che all’epoca era già diventato presidente del Centro Servizi Volontariato del Salento, il centro provinciale di coordinamento e assistenza a tutte le associazioni di volontariato.
Terrà questo incarico per undici anni, fino al 2019, quando, nella commozione generale, fra straordinarie manifestazioni di affetto a lui rivolte, morì a 59 anni per un tumore, affrontato con grande coraggio, senza risparmiarsi e continuando per quanto possibile le sue battaglie da protagonista contro le devastazioni del territorio, l’inquinamento dell’Ilva e di Cerano, l’uso della chimica in agricoltura, la “frode Xylella”, come la chiamava, le trivelle nei mari e il gasdotto Tap.
Già, chissà che cosa avrebbe detto, se fosse stato ancora vivo, Peppino Basile, a proposito di Xylella, trivelle e Tap…Questo non lo so.
Ma so cosa pensava, cosa diceva e cosa pensava mio padre.
Mio padre mi ha lasciato una eredità bellissima, tanto bella quanto scomoda.
Penso a tutto quello che ha fatto e detto, ma soprattutto a quello che lui è stato e sarà per sempre.
Lui è sempre stato il mio eroe!
Un eroe senza macchia e senza paura.
Come pochi ha sempre avuto il coraggio della verità! Proprio come Peppino.
Sempre dalla parte della legalità, dell’onestà, della trasparenza, sempre dalla parte dei più deboli!
E ad essere buoni ci si rimette sempre in qualche modo.
Sempre presente, sempre in prima fila, con la voglia di combattere per reprimere le ingiustizie, brogli, interessi criminali e mafiosi!
Ha lottato tenacemente contro poteri forti, che non gli hanno risparmiato colpi bassi, denigrandolo, mettendolo in ridicolo anche nei momenti più tragici della sua malattia!
Ma niente di tutto ciò riusciva a toccarlo perché cercare la verità era la sua priorità, portare la luce a galla affinché la giustizia potesse trionfare.
Ha lottato per la sua terra, per la sua gente, sorretto anche da una grande fede!
Era convinto che l’uomo è solo il guardiano di questo creato, non il padrone, e che il suo compito non è quello di tiranneggiare, né di sfruttare o distruggere “il giardino terrestre”, ma quello di renderlo ancora più bello di come gli è stato affidato, per restituirlo al Creatore!
Purtroppo, l’uomo, per avidi interessi, sta distruggendo questa terra e la salute dei suoi abitanti!
Purtroppo l’uomo è egoista e per arrivare al suo fine è disposto a tutto, anche a togliere di mezzo chi, nel suo piccolo, cerca ogni giorno di rendere questo posto più trasparente e giusto.
Papà ha lottato fino alla fine, per me, mio fratello, per mia mamma e per tutti i figli di questa terra, per le nuove generazioni a cui sperava di lasciare un mondo più sano, pulito, onesto, proprio così come era lui.
Spero che ci siano tante persone come papà, disposte a lottare, a mettersi a nudo affinché sia fatta giustizia per il nostro caro Peppino.
Io a Ugento quel 18 ottobre 2008 non c’ero, ero troppo piccola.
Ma è come se ci fossi stata.
So che al termine della serata, sulle note dei Sud Sound System, al concerto, mio papà, Luigi Russo, raccolse i propri pensieri…
Ve li esprimo io adesso a voce alta… (…)
Category: Cultura