Tengo famiglia
di Graziano De Tuglie ______
Il gruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio Regionale della Puglia ha sollevato una questione di opportunità sull’erogazione di una cospicua cifra di denaro per retribuire la consigliera di Emiliano per per l’attuazione programma Titti De Simone.
La De Simone, componente della Direzione Nazionale del PD ed ex parlamentare, percepisce 65mila euro (lordi) annui dal 2015 per questo suo ruolo costruito ad personam. Ma ora FdI rileva di aver appreso da notizie di stampa che alla compagna della De Simone, Francesca Vitucci, la Regione Puglia finanzia un festival arcobaleno “Sherocco” erogando nel dettaglio nella misura di 100mila euro dal Consorzio Teatro pubblico pugliese, del quale la Regione Puglia è socia, e nella misura d 15mila euro dall’Agenzia regionale per il Turismo Pugliapromozione. A questi poi si aggiungono 8mila euro stanziati dal Comune di Ostuni, dove il festival si svolge e dove l’amministrazione di centrosinistra eraincappata recentemente nel caso del direttore del Museo comunale che aveva pubblicato una foto di Giorgia Meloni a testa in giù.
“Dal 1° luglio 2015 ci chiediamo: ma Titti De Simone, consigliere del presidente per l’attuazione del programma di governo regionale, esattamente cosa fa ogni giorno negli uffici della Presidenza Regionale per costare alle tasche dei pugliesi 65mila euro l’anno (certo lordi) e quindi da quasi nove anni per un costo complessivo di 585mila euro?”, è la domanda posta dal capogruppo Francesco Ventola. “Oggi l’abbiamo capito leggendo La Gazzetta del Mezzogiorno: difende i diritti Lgbt. Soprattutto quelli della sua compagna che da tre anni organizza un Festival ad Ostuni, dal nome suggestivo Sherocco, fosse non altro perché è il titolo del suo libro. Insomma, tutta una questione di famiglia”, si legge ancora nella nota dei consiglieri di centrodestra. “E così a carico dei pugliesi non abbiamo solo l’indennità che Titti De Simone percepisce, ma anche altri 115mila euro fra Teatro Pubblico Pugliese e Pugliapromozione che percepisce la sua compagna”.
Beninteso è tutto legittimo ma la questione di opportunità è grande quanto un grattacielo; elargizioni di questo tipo assumono però la tipologia di graziose elargizioni del “sovrano” ai suoi fedeli cortigiani.
Questo accade in una Regione che ha visto funzionari vicinissimi al Presidente della Giunta condannati in sede penale senza che il vertice regionale si accorgesse di nulla. Qundi, per logica dovrebbe valere una delle due: o non si accorge mai di nulla e allora è un incapace oppure lascia fare e quindi non esercita un ruolo di garanzia dei fondi pubblici. Se avvesse agito così esponente di altra estrazione politica sarebbe stato sicuramente crocefisso sul lungomare di Bari.
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