REPORTAGE DALLA SERATA EVENTO DI COPERTINO “Aspettando l’8 marzo…il Cif si racconta”

| 4 Marzo 2024 | 0 Comments

A leccecronaca.it PARLANO LA PRESIDENTE DEL CIF, SIMONETTA RUSSO E IL NOTAIO PAOLO DELL’ANNA, TRA I RELATORI DELLA CONVENTION  

di Carmen Leo______ “Sicuramente l’8 marzo rappresenta una data importante per la nostra associazione. La giornata che celebra e promuove l’identità femminile non può non essere importante per una realtà come il CIF, che è un’associazione di donne, di ispirazione cristiana, impegnate nel sociale, e che vogliono contribuire alla realizzazione di una società più giusta e solidale.

La donna, ora più che mai, riflettendo sulla sua identità, sul suo genio femminile può rendersi capace di costruire relazioni e creare armonia.

La nostra Associazione ha fatto tanto, a livello locale e nazionale, nel corso del tempo, e di tempo ne è trascorso davvero tanto, se solo pensiamo che la sua costituzione risale ai primi anni del dopoguerra.

Nella nostra Copertino il primo gruppo del CIF è sorto nel lontano 1949, per iniziativa di Mons. Salvatore Nestola, meglio conosciuto a tutto il paese come ‘Papa Torinu’, pastore ed educatore esemplare, per molti anni Consulente Ecclesiastico della nostra Associazione”.

Così Simonetta Russo (nella foto in basso), di Copertino, di professione avvocato e docente, presidente del CIF – CENTRO ITALIANO FEMMINILE per la sezione copertinese, nel suo discorso introduttivo alla Convention intitolata “Aspettando l’8 marzo…il Cif si racconta”, svoltasi ieri sera, domenica 3 marzo, nella splendida dimora storica e finemente arredata Il Cavaliere al Borgo Antico, la struttura ricettiva di proprietà del notaio Paolo Dell’Anna, sita in via Margherita di Savoia, all’imbocco del centro storico del comune dell’entroterra salentino.

Un evento molto partecipato, sia per il numeroso pubblico in sala, sia per le illustri personalità del panorama culturale, religioso e istituzionale comunale e provinciale, che è stato aperto dalla declamazione dei versi Donna, attraverso la voce della socia CIF, Carmen Leo, in veste anche di inviata di Leccecronaca.it, e firmati dalla socia e tesoriera dell’Associazione, prof.ssa Maria Felicita Cordella.

I saluti di incipit sono toccati a Don Adriano Dongiovanni (nella foto a lato), parroco della Chiesa Madre Santa Maria ad Nives in Copertino, nonché consigliere spirituale della sezione comunale del CIF.

A seguire, Maria Rosa Rizzo ( prima da sinistra sotto nella foto), Assessore alla Cultura del Comune di Copertino in rappresentanza del Sindaco Sandrina Schito, impossibilitata a partecipare per impegni istituzionali concomitanti fuori provincia. Il suo un accorato riferimento alla figura femminile nella società odierna.

Il vice presidente della provincia Antonio Leo (al centro nella foto sopra), invitato in veste istituzionale, anch’Egli di Copertino, ha voluto sottolineare l’importante contributo dato dal CIF al comune d’appartenenza, con numerose iniziative culturali e di volontariato nel sociale, ricordando il ruolo attivo delle eccellenze femminili che hanno dato e continuano a dare lustro all’Associazione.

È poi toccato a Ginetta Martino (nella foto in basso), la presidente provinciale del CIF, la quale ha ringraziato la presidente e le socie per l’invito e l’impeccabile organizzazione di questo significativo evento, facendo anche un breve cenno all’operoso impegno della prestigiosa associazione nella provincia di Lecce.

I diversi intermezzi musicali, tutti rigorosamente a tema, ossia: Quello che le donne non dicono, dell’inossidabile Fiorella Mannoia; Donna, della compianta Mia Martini, Meravigliosa creatura, della portentosa Gianna Nannini, sono stati curati da Benedetta Manca e Francesco Della Pace (nella foto in basso), rispettivamente voce e tastiera di un duo di strepitosi liceali, che hanno reso magica l’atmosfera della Convention, incantando e coinvolgendo tutti gli astanti.

Nel corso dell’evento si è svolta anche un’estemporanea di pittura a cura della Ciffina copertinese, Tiziana Manca, che vediamo qui sotto nella foto mentre realizza il suo quadro, che al termine della serata è stato donato, per conto del CIF al notaio Dell’Anna.

Il primo intervento di elevato spessore culturale della serata, ha visto coinvolta la professoressa Maria Rosaria De Lumè ( prima da sinistra nella foto sotto),  ex docente e celebre scrittrice nota al panorama letterario salentino, già presidente provinciale del CIF,  la quale, annoverata tra i due relatori, ha fatto un excursus della nascita, evoluzione e operato rivoluzionario e precursore dei tempi moderni da parte delle Donne madri fondatrici dell’associazione in questione, con anche dei brevi cenni alla sua pregevole pubblicazione Tua res agitur. Tocca ancora a noi.

Al termine del discorso della De Lumè, la professoressa copertinese in quiescenza Maria Felicita Cordella (in basso nella foto), anch’ella scrittrice e poetessa, ha voluto rendere omaggio ad una past president del CIF di Copertino, Maria Antonietta Greco, a tutto il paese nota come la Maestra Tetta, un’insegnante di scuola primaria (ex scuola elementare – n.d.r.) scomparsa di recente, dedicandole i versi denominati appunto Tetta, da cui traspariva tutto il rispetto e il nobile sentimento di amicizia vera e pura intercorsa tra le due Ciffine per diversi decenni.

La stessa Cordella ha poi consegnato una targa ricordo a Giovanna Greco, anch’ella insegnante e socia CIF, ma soprattutto nipote della Maestra Tetta.

Tra le organizzatrici dell’iniziativa anche la past president della sezione copertinese, Maria Giovanna Ciccarese, e la vice presidente Maria Angela Russo.

Intriso di dolcezza e ardore spirituale, il breve riscontro di Don Totò Mileti ( nella foto in basso), consigliere spirituale provinciale del CIF, che ha parlato del ruolo della Donna nei Vangeli, citando alcune importanti presenze femminili, che hanno affiancato l’operato di Gesù Cristo.

L’altro intervento di qualità, pertinenza e spessore è stato apportato dal notaio Paolo Dell’Anna, (nella foto in alto a destra, accanto alla presidente Russo), originario di Leverano, ma da decenni operante nel comune di Copertino, con uno studio notarile più che noto, ieri sera in duplice veste di padrone di casa del lussuoso palazzo e relatore, il quale ha ripercorso l’evoluzione dei diritti delle donne nell’ordinamento giuridico nel corso degli ultimi due secoli, toccando tasti a tratti dolenti e inerenti alcuni aspetti estremizzati dell’importanza che tali diritti hanno assunto in tempi recenti andando, talvolta, a netto discapito dei diritti inalienabili della persona, anche di quello che è sempre stato definito il “sesso forte”, l’universo maschile.

In un’intervista da Egli molto gentilmente concessa a Leccecronaca.it, si è così espresso: “Un evento molto significativo questo che stiamo vivendo e ringrazio il CIF Copertino per l’invito a farne parte attiva. Il ruolo della donna, considerata per se stessa potrebbe risultare riduttivo, mentre quando si presenta nella collegialità, nella sinergia che stasera ha dimostrato di avere con questa associazione, che ha delle fondamenta storiche molto rilevanti, da un senso anche all’essere donna in comunità. Secondo il mio osservatorio occorrerebbe però, oggi, rivalutare anche il ruolo dell’uomo, non solo quello della donna, alla luce dei traguardi importantissimi che questa ha raggiunto e che, però, rischia di depauperare quella figura dell’uomo che non è altro che la compensazione della donna e viceversa. Ogni persona umana ha il diritto di avere il proprio importante ruolo nella assoluta autonomia, nel diritto di perseguire i suoi interessi e obiettivi, nel totale rispetto reciproco, ma, innanzitutto, nella libertà di scelta in tutti i settori in cui l’individuo, indipendentemente dal genere cui appartenga, vive, si esprime ed opera”.

A parte le sue notevoli competenze professionali e imprescindibili conoscenze del sistema giudiziario e legislativo, quello che ci ha colpito del Notaio Dell’Anna è stata un’innegabile e pregevole ars oratoria, mediante la quale ha saputo destreggiarsi con abilità, sapiente semplicità, arguzia e garbata ironia, tra i meandri di argomenti oggi considerati molto spinosi, come, ahi noi, purtroppo, cronaca docet!

Il Cif, oggi, oltre che associazione di promozione sociale, possiamo definirla anche associazione di promozione culturale, nella consapevolezza che non può esserci sviluppo sociale senza attenzione alla cultura.

Per tale ragione, noi Ciffine promuoviamo la trasmissione di valori alle nuove generazioni, attraverso una costante e proficua collaborazione con i vari ordini di scuole, l’attenzione alle problematiche della società attuale, la partecipazione attiva e responsabile.

Mi piace terminare questo mio intervento con una frase: il CIF è un’associazione di Donne, per le Donne, con le Donne…e non solo”.

E su queste ultime battute dell’appassionata presidente Simonetta Russo, precedute da una declamazione a sorpresa di versi in rima, composti per la speciale occasione e dedicati proprio alle Donne del CIF dalla socia Leo (sotto nella foto), si è conclusa una piacevolissima serata, che ha saputo creare una sinergica commistione tra storia, cultura, poesia e musica, passando dal serio al leggero di argomenti di attualità che investono la figura ed il ruolo della Donna, di ieri, di oggi e…aspettando l’8 marzo, quella Giornata Internazionale della Donna, celebrata per la prima volta il 28 febbraio 1909, negli Stati Uniti, per iniziativa del Partito Socialista Americano, che scelse questa data in memoria dello sciopero di migliaia di camiciaie newyorkesi che, l’anno prima, avevano rivendicato con forza migliori condizioni di lavoro.

Ci preme sottolineare che in Italia, la prima Giornata Internazionale della Donna è stata festeggiata il 22 marzo 1922, e circa vent’anni dopo, nel 1946, su proposta di Teresa Noce, Rita Montagnana e Teresa Mattei, è stata individuata la mimosa come suo simbolo ufficiale.

Una scelta, questa, che si deve alla stagione di fioritura di questo albero, che avviene sempre nei primi giorni di marzo, e ai suoi costi, abbastanza contenuti.

Il giallo, inoltre, è il colore che rappresenta il passaggio dalla morte alla vita, diventando così metafora delle Donne che si sono battute per l’uguaglianza di genere.

Il nostro auspicio è che il colore giallo, vivido e splendente, sia ad illuminare sempre il presente e il futuro di tutti i diritti di ogni essere umano, uomo o donna che sia, e che mai più si debba colorare di rosso la cronaca nera, perché il diritto alla VITA è inalienabile e imprescindibile per TUTTI coloro i quali popolano questo nostro martoriato Pianeta: giovani e vecchi, ricchi e poveri, belli e brutti, la VITA è di e per TUTTI!

Category: Costume e società, Cultura, Eventi

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