QUANDO IL 112 NON E’ IL TELEFONO AMICO
Gallipoli. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno oggi deferito in stato di libertà una donna 41enne residente a Galatone con l’accusa di interruzione di pubblico servizio. La signora E.P., nei giorni scorsi, aveva iniziato a tempestare di telefonate sia la Centrale Operativa del 118 di Lecce che la Centrale Operativa della stessa Compagnia Carabinieri di Gallipoli. Le chiamate a ripetizione sui due numeri di emergenza 112 e 118 si sono ripetute ad intervalli di circa sei ore. In ogni circostanza la signora faceva tra le 15 e le 20 telefonate in mezz’ora ad uno dei numeri di emergenza, senza nulla dire allorquando l’operatore di centrale rispondeva. In alcuni casi ha cercato anche di farfugliare qualche parola ma è apparso evidente, sia ai Carabinieri che ai sanitari del 118, che si trattava non di una persona con problemi di salute ma di uno scherzo di cattivo gusto. Il problema principale è che, nel momento in cui la signora iniziava il suo “bombardamento” di telefonate, le due Centrali Operative si sono trovate in grandissima difficoltà non potendo contemporaneamente rispondere alle vere chiamate di emergenza. Le indagini, portate avanti mediante l’analisi del traffico telefonico delle due Centrali operative, ha portato i Carabinieri in un’abitazione di Galatone dove la signora ha ammesso di essere la responsabile delle chiamate, mostrando anche ai militari il cellulare dal quale le aveva fatte ma, alla richiesta di spiegazioni, non ha voluto darne. In ogni caso, visto quanto commesso, la signora dovrà rispondere dell’accusa di interruzione di pubblico servizio.
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