CONOSCERE LE GUERRE IN ATTO, PER COSTRUIRE LA CULTURA DELLA PACE
di Enrico Petrelli ______
“Un annuario aggiornato delle guerre in atto sul Pianeta” per l’informazione e la costruzione di una coscienza civile: è questa la presentazione con cui l’Associazione 46° Parallelo accompagna la XII edizione dell’Atlante delle guerre e dei conflitti nel mondo edito da Terra Nuova Edizioni.
Gli autori dell’Atlante appartengono all’Associazione 46° Parallelo, nata a Trento nel 2008 per “affrontare alcuni temi, o forse di agire” ponendo a strumento di indagine, valutazione, analisi la geografia, la “conoscenza dei luoghi, delle persone, delle storie”.
Nello “strumento”, come lo definisce l’Associazione, “vengono analizzate e spiegate le ragioni di tutti gli scontri armati in corso: chi combatte e perché, qual è la posta in gioco e le ragioni che muovono al conflitto” con focus sulle guerre di Palestina e Ucraina, in modo imparziale, al fine di costituire un’informazione edificante per la coscienza civile e la costruzione della pace.
L’Atlante si arricchisce di sezioni tematiche che trattano la questione del riarmo, la situazione dei civili nelle aree di conflitto, il ruolo della Cina nei nuovi equilibri internazionali, ma anche questioni di guerre e beni artistici, finanza, “peacebuilding”, situazione delle donne e dei diritti. Oltre a questo non mancano mappe, infografiche, schede analitiche e interventi di esperti.
La XII edizione è stata presentata a Roma mercoledì 31 gennaio dal giornalista Raffaele Crocco, curatore principale dell’Atlante nonché fondatore dell’Associazione, in occasione della Giornata delle vittime civili delle guerre.
L’opera dell’Associazione 46° Parallelo, considerevole per la quantità e la ricchezza delle informazioni e per l’intento che le regge, si caratterizza per il metodo peculiare scelto dagli autori, una geografia delle persone, della storia presente come uno sguardo sugli eventi del mondo.
La volontà di una pace consapevole e informata si sente uscire sin già dalle parole che accompagnano la presentazione e si esplica attraverso i dati, l’analisi dei conflitti.
Speriamo ovviamente che in futuro non possa esserci ragione di pubblicare un atlante delle guerre, ma (come anche lo stesso Raffaele Crocco afferma), si tratta di un’utopia, quindi un ou tòpos, un non-luogo al di fuori della geografia.
Category: Costume e società