IL LECCE IN CADUTA LIBERA
(Rdl) ______ Allo stadio Marassi di Genova è una bella giornata invernale, fresca e soleggiata. Bella pure la risposta dei tifosi presenti sugli spalti, nonostante l’orario infame da pranzo della domenica.
Il Genoa di Gilardino scende in campo con: Martinez – De Winter, Bani, Vogliacco – Spence, Thorsby, Malinovskyi, Strootman, Vasquez – Gudmundsson – Retegui.
Il Lecce di D’Aversa con: Falcone – Gendrey, Baschirotto, Pongracic, Gallo – Kaba, Ramadani, Oudin – Almqvist, Krstovic, Sansone.
Primi minuti di supremazia territoriale degli ospiti, però senza pericoli per i padroni di casa, che poi cercano di prendere l’iniziativa e vanno al tiro in porta con Retegui, parato in due tempi da Falcone.
Poi, Almqvist torna a saltare l’uomo, in area, viene steso e si procura un rigore, ineccepibile, però Krstovic, che va sul dischetto, se lo fa parare da Martinez. E niente, non segna più, nemmeno su rigore, santo Krstovic, bisognerà mandarlo a Lourdes, a farsi benedire.
Ma ci pensa subito Santo Giusto, a sbloccarlo. KRISTOVIC! E finalmente! IL VANTAGGIO DEL LECCE! KRISTOVIC! 31′. 0 ‐ 1. Gendrey in zona trequarti tocca d’esterno liberando Krstovic che non ci pensa due volte e calcia dal limite dell’area: deviazione decisiva di Vasquez che fa terminare la palla verso il palo di sinistra, dove Martinez non può arrivare. E tutti, panchina compresa, a fare mucchio selvaggio di gioia sull’attaccante montenegrino.
A seguire, ancora Lecce, e tanto.
Almqvist scatenato, ogni volta che parte semina il panico fra i difensori avversari, due conclusioni in porta sventate con bravura da Martinez, sette calci d‘angolo, tante iniziative, insomma il vantaggio esterno con cui si chiude il primo tempo è più che legittimo.
Fatti due cambi, torna in campo più motivato il Genoa. Doppia clamorosa occasione. Malinovskyi calcia forte da fuori, Baschirotto la devia e la palla si stampa sul palo; sulla respinta arriva velocissimo Vasquez che colpisce di controbalzo indirizzando verso la porta, dove il miracolo questa volta lo fa Falcone.
Subito dopo, di nuovo Martinez. Oudin libera Sansone, ma il portiere ipnotizza l’attaccante, respingendo con il piede in calcio d’angolo.
Doppio cambio di D’Aversa, Piccoli e Banda, per Sansone e Krstovic.
Il Lecce ora è più basso e contratto, e subisce il pareggio del Genoa. Punizione perfetta di Gudmundsson che la fa passare sopra la barriera, colpisce la traversa, poi la linea di porta: sul pallone si fionda Retegui che di testa insacca. 70′. 1 ‐ 1.
A seguire, in cinque minuti, il Genoa la ribalta. Tiro deviato di Vasquez da sinistra, con la palla che si stampa sulla traversa: sulla ribattuta arriva Retegui che è lucido e di testa serve a rimorchio Ekuban, che a sua volta colpisce in rovesciata, mettendo la palla in rete vicino al palo di destra. 76′. 2 ‐ 1.
Padroni di casa compatti nella propria metà campo, gli ospiti fanno girare il pallone alla ricerca del varco giusto, senza trovarlo.
Ramadani, non trovando spazi, prova la conclusione dalla lunga distanza: palla deviata ma lenta, Martinez in presa plastica..
Ultimi cambi, quattro minuti di recupero finale.
Niente, non succede niente. Tutto un film già visto malinconicamente replicato anche oggi. E così il Lecce in caduta libera è arrivato adesso in zona retrocessione.
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