NOTE D’ARTE / MOSTRA PERSONALE DI ALFONSO TALOTTA A LECCE DA SABATO 27
di Raffaele Polo ______
Il titolo esplicativo di questa mostra di Alfonso Talotta (nella foto) è Fil rouge: e, difatti, è il colore rosso il filo conduttore che guida la lettura dei lavori di Alfonso Talotta degli ultimi trent’anni della sua lunga attività artistica, avviata quarantacinque anni fa con i noti Tracciati urbani del 1970 (apprezzati e valorizzati da Mirella Bentivoglio nel 2012), realizzati con tracce incrociate nere di pneumatici su tele bianche.
Nella Galleria ARTPOETRY, via G. Candido 3, Lecce, sabato 27 gennaio 2024, alle ore 18.30, sarà inaugurata la mostra Fil rouge, a cura di Salvatore Luperto, commentata dal critico d’arte Davide Miceli, alla presenza dell’artista.
In esposizione 15 opere, dall’olio su tavola Perforazioni segniche del 1992 fino agli Sdoppiamenti e all’acrilico su cartoncino e su tavola del dittico Rilievi del 2023.
Tutte le opere sono tra loro collegate dalla foggia astratta, essenziale, priva di ogni ridondanza e dalle diverse tonalità vermiglie. Alla nitidezza della forma e del colore, l’artista viterbese perviene sottraendo il superfluo durante la rappresentazione di figure e segni aperti, disgiunti, che non s’incontrano mai, ma anche di figure e segni che si uniscono, creando spazi conclusi, chiusi, vuoti o pieni di colore grasso o magro, da cui ripartire per ulteriori ricerche di emozioni in altre forme astratte.
Fil rouge nel suo significato metaforico indica il percorso cronologico che, nel duplice valore semantico del colore e della forma astratta, conduce ad un’interpretazione simbolica delle opere.
Il colore rosso per ciò che esso trasmette (forza, determinazione, fierezza, audacia) ma anche per quel valore che oggi soprattutto s’impone (violenza, sangue, denuncia), rimanda alla triste realtà della guerra e del femminicidio. Associato alle forme astratte dai profili sinuosi, ondulati non sottolinea mai sentimenti di rancore e di odio; non è una forma di reazione agli atti violenti ai quali la cronaca contemporanea continuamente abitua, ma è un segnale di pericolo, di dolore e di denuncia. La forma nelle composizioni di Talotta è pacata, priva di tensione, e tende alla quiete, però la presenza costante del rosso nella sua variante intensità, agisce direttamente sulla psiche, sulle corde dell’anima del fruitore, stimolandone i sentimenti.
Category: Costume e società