NUMEROSI PROGETTI E PROTOCOLLI PER L’IMBOSCHIMENTO RIMASTI PERO’ FINORA SENZA ADEGUATE PIANTUMAZIONI REALI. UNA NOTA CRITICA DEL FORUM AMBIENTE E SALUTE DI LECCE
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Giovanni Seclì (nella foto) e Salvatore Accoto del Forum Ambiente e Salute di Lecce, ci mandano per conoscenza la loro nota inviata a Provincia e Comune ______
FORUM AMBIENTE E SALUTE LECCE
Oggetto
NUMEROSI PROGETTI e PROTOCOLLI PER L’IMBOSCHIMENTO FINORA SENZA ADEGUATE PIANTUMAZIONI REALI
Sigg.
STEFANO MINERVA Presidente Provincia Lecce
STEFANO SALVEMINI Sindaco di Lecce
PC
SIG. ANNA GRAZIA MARASCHIO assessore regionale
La recente adesione della Provincia al progetto MOSAICO VERDE, campagna di forestazione aree urbane ed extraurbane, supportata da diversi e qualificati enti e associazioni nazionali, conferma la sensibilità dell’Ente locale rispetto al dovere di attivare azioni virtuose di rinaturalizzazione, in contrasto con la desertificazione del territorio.
Tale protocollo si unisce a quello con la Fondazione SYLVA, che ha permesso negli ultimi tre anni di piantumare alcune migliaia di nuovi alberi; ed è in continuità con l’analogo del DAJS salentino del 2018, ancora fermo. Non dimentichiamo anche la collaborazione con l’agenzia regionale per la forestazione ARIF.
A questi percorsi di partenariato della Provincia si uniscono quelli comunali di imboschimento di aree periurbane, in primis a Lecce; qui sono stati avviati gli interventi di piantumazione di diverse centinaia di alberi a borgo San Nicola e all’Orto botanico.
Questa proliferazioni di proposte e convenzioni per la rinaturalizzazione del territorio non elimina né risolve importanti criticità:
– in primis l’inadeguatezza degli stessi nell’avviare nel concreto una massiva piantumazione di diverse centinaia di migliaia di alberi , richiesta da decenni, ancor prima del disseccamento di massa degli ulivi, a maggior ragione ora in contrasto alla desertificazione prodotta;
– il progetto Mosaico si sovrappone a quello del DAJS, rivolgendosi entrambi ai Comuni, cui si chiede di reperire la disponibilità di aree pubbliche e-o private da imboschire. Ad oggi, dopo quattro anni dall’avvio delle consultazioni del Dajs con i sindaci delle tre province, non sappiamo quante aree sono state individuate e quanti nuovi alberi piantati; poiché non vi è stata segnalazione pubblica di ciò, temiamo -sperando di essere smentiti- che il progetto non sia decollato nei fatti.
Lo stesso potrebbe accadere per la convenzione con Mosaico. Concreta è la partenza dell’ accordo con Sylva e del comune di Lecce: ma le poche migliaia di nuove alberature nel giro di tre anni, sono insignificanti rispetto all’urgenza di rinaturalizzare il Salento. Esso abbisogna di milioni di nuove piantumazioni, in sostituzione di quelli degli ulivi disseccati e già per sopperire al deficit di boschi che ci pone nell’ultimo posto in Italia. Passi da lumaca prodotti finora dalle convenzioni , rispetto all’efficienza e ai risultati di interventi di imboschimento attuati in anni precedenti da privati (purtroppo pochi anche per il carente sostegno e input regionale).
Le criticità di tale divaricazione tra progetti-protocolli numerosi e azioni non corrispondenti -dovute anche alla inadeguata risposta di amministrazioni e di proprietari terrieri- può e deve essere superata con interventi pubblici su aree pubbliche marginali, degradate, dismesse e con l’attivazione di procedure più snelle e di maggiori risorse nel PSR regionale. Ciò renderebbe le pratiche di imboschimento più celeri e meno onerose sul piano finanziario, quindi con maggiore estensione delle piantumazioni. Un solo esempio: le aree dei relitti stradali e delle grandi rotatorie e svincoli, che assommano nel Salento a circa duecentocinquanta ettari, possono da sole ospitare duecentomila nuove alberature, da mettere a dimora in un solo anno. Invece queste aree -a differenza di quelle analoghe in altre regioni- versano in uno stato di squallore, sono ricettacolo di rifiuti. Nel capoluogo anche gli ultimi rondò della nuova circonvallazione verso Acaya non ospitano -come potrebbero- diverse centinaia di nuovi alberi .
Tali interventi sono stati sollecitati dallo scrivente Forum soprattutto all’ente Provincia fin dalla presidenza del senatore G. Pellegrino, con apprezzamento e inazione insieme. La criticità climatico-ambientale particolarmente grave per il Salento richiede un’accellerazione , che unisca ai suddetti protocolli azioni immediate e dirette, concordate con Anas, Regione e Comuni; contemporaneamente va potenziato il ruolo dell’Arif, sia nella produzione di più numerose piante che nella gestione del personale che va implementato e incentivato.
Come negli anni trenta e cinquanta del XX secolo, va immediatamente pianificato un intervento pubblico di forestazione e imboschimento anche produttivo, innanzitutto con interventi diretti su aree demaniali; a ciò va unito il sostegno alla cura degli uliveti ora in rivegetazione e all’incremento alberature al loro interno, invece di finanziare gli espianti; i protocolli e le convenzioni con privati, possono solo integrare ma non sono in grado di sopperire alle due precedenti prioritarie operazioni.
Distinti saluti
Giovanni Seclì
Salvatore Accoto
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