UOMO VIOLENTO FINISCE IN CARCERE
(e.l.) ______ Ieri sera gli agenti delle Volanti della Polizia di Stato di Lecce hanno arrestato Roberto Talaricio, 39 anni, originario della provincia di Catanzaro, già colpito da una Misura di Prevenzione dell’Avviso Orale emessa dal Questore di Catanzaro, con l‘ accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale
Ecco i fatti come ricostruiti dagli inquirenti.
Gli agenti sono intervenuti presso un bar del Corso, perché, poco prima, al 113 era giunta una chiamata dal titolare che riferiva di un uomo all’interno del suo locale andato in escandescenza.
Secondo il titolare, l’uomo, già in evidente stato di alterazione alcolica, aveva chiesto ulteriore somministrazione di alcol. Al rifiuto, dava in escandescenza e danneggiava alcuni oggetti del bar per poi darsi alla fuga.
Gli agenti, giunti sul posto, rintracciavano l’uomo già noto alle forze dell’ordine, nelle immediate vicinanze del bar in compagnia di un cane di media-grossa taglia. Sin da subito, alla richiesta di fornire le sue generalità si dimostrava poco collaborativo e trascinava il cane al guinzaglio per eludere il controllo di polizia.
A quel punto, gli operanti gli intimavano di fermarsi ma l’uomo cominciava ad aggredire verbalmente gli agenti con frasi minacciose, strattonando uno di loro, sputandolo in volto e cercando di sferrargli un pugno. Contemporaneamente, cercava di aizzare il suo cane affinché aggredisse gli operatori, sortendo l’effetto contrario. L’animale infatti si rivoltava contro il padrone mordendolo ripetutamente al braccio sinistro, procurandogli delle lesioni.
Il personale, con non poca difficoltà, riusciva ad immobilizzare il 39enne ed accompagnarlo in Questura dove riceveva assistenza dal personale del 118 rifiutando tuttavia di recarsi in Ospedale. Uno dei poliziotti riusciva a tranquillizzare il cane, nei confronti del quale l’analisi del micro-cip, tuttora, non ha permesso di rintracciarne la titolarità. Lo stesso veniva affidato al canile comunale.
Data la pericolosità sociale manifestata, l’uomo veniva tratto in arresto per Resistenza e Lesioni a pubblico ufficiale e, come disposto dal pm di turno della locale Procura della Repubblica, rinchiuso nel carcere di Borgo San Nicola.
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