CHE MERAVIGLIA! TROVATE A MURO LECCESE NUOVE TESTIMONIANZE DEI NOSTRI ANTENATI MESSAPI

| 27 Settembre 2023 | 0 Comments

di Enrico Petrelli ______  

Nuovi reperti archeologici sono stati rinvenuti a Muro Leccese grazie alla collaborazione tra la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e di Lecce e il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento.

Muro Leccese, che fu una delle più grandi città messapiche, grazie all’attenzione e all’interesse di molti istituti culturali già a partire dagli anni Novanta del secolo scorso, si è rivelata nel tempo un’area di grande importanza archeologica, da cui più volte sono venuti alla luce reperti che ne riconfermano il valore in termini di patrimonio storico-culturale.

Interventi di valorizzazione, tutela, ricerca hanno permesso di attingere fonti, ma anche aperto uno spaccato di più di duemila anni tramandandoci gli oggetti, la vita materiale, le forme, l’arte, i culti delle popolazioni che abitarono questi stessi nostri luoghi.

L’ultima campagna di ricerca in località Palombara sotto la direzione scientifica del professore Francesco Meo si è svolta in un sito già oggetto nel 2020 di uno scavo di archeologia preventiva. Ivi era stato rinvenuto un tesoretto composto di sedici monete d’argento dell’età classica (fra la metà del V e la metà del IV secolo a. C., tra l’altro un periodo della storia dei Messapi di cui non sappiamo molto) e due lastre decorate a rilievo.

Durante le più recenti ricerche iniziate nello scorso luglio è stata rinvenuta una stanza pavimentata con cinque enormi lastre che presentano decorazioni a rilievo di tipo geometrico; si trattava probabilmente di un recinto rituale di cui non si trovano immediati confronti con altri siti messapici indagati.

Anche gli altri reperti sembrano ricollegarsi alle pratiche religiose di questa popolazione: sono stati ritrovati due altarini di pietra, alcuni elementi architettonici che potrebbero provenire dall’elevato dell’antica struttura e tre dischi fittili decorati che probabilmente erano appesi alle pareti dell’ambiente.

Altri elementi emersi sono dei bacini (louteria) lustrali con ricche decorazioni, e uno di essi con un’iscrizione, che contenevano acqua da utilizzare durante i riti e una brocca (oinochoe) perfettamente integra e ben conservata risalente al V secolo.

Queste scoperte saranno oggetto di ulteriori studi nei prossimi mesi da parte della squadra guidata dal professore Francesco Meo e si auspica che portino all’acquisizione di nuove informazioni sulle pratiche cultuali e comunitarie dei Messapi.

Francesca Riccio, Soprintendente archeologico, ha commentato: “I recenti rinvenimenti confermano la straordinaria rilevanza dell’area archeologica di località Palombara e il potenziale dell’intero territorio di Muro Leccese”. E del resto auspichiamo che attraverso questo sito, e come questo altri, che si possa ricavare un quadro sempre più ricco del passato e della storia antica del Salento, da proiettare nel futuro.

Category: Cultura

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