NOVITÀ EDITORIALI / FABIO TOLLEDI RISCOPRE IL DIALETTO SALENTINO
di Raffaele Polo ______
Afferma Fabio Tolledi (nella foto), a proposito di questo suo “Il cantico dei cantici per lingua madre“ (Astragali edizioni, pag. 50 + CD, euro 10) “…Il Cantico dei cantici è uno dei libri sapienziali della Bibbia. È canto assoluto di amore e di conoscenza. Non ne ho fatto una traduzione, non conoscendo io la lingua di riferimento. Ho provato, semmai, a elaborare un percorso della intima necessità poetica della ricostruzione di un luogo fondativo, attraverso il suono della mia lingua materna. Una lingua nuova riconosceva l’antico suono che incanta…“
E la sua originale operazione culturale ci consente di avere una incredibile e godibilissima trasposizione dell’opera attribuita a Salomone, ambientata nella nostra realtà. Del resto, basti come esemplificazione l’incipit che Tolledi scrive senza maiuscole, quasi fosse un semplice verso di una storia senza fine e senza principio: “comu le fimmene de Martanu/ comu la notte a mmeru a Leuca/ face nienzi ca su niura,/lu sule me nnervecau”.
Scritto per una rappresentazione che ha come protagoniste sette giovani donne che accolgono nei frantoi ipogei pochi spettatori, il Cantico di Tolledi è irrobustito dall’intervento musicale dell’Ensemble Montesardo che ci presenta brani tratti da antichi e poco noti autori del Seicento, alternati ai versi in lingua madre. L’Ensemble, diretto da Luca Tarantino, è formato da un gruppo di ricercatori che pubblica ed esegue le musiche prodotte dai compositori dell’Italia Meridionale in Età Moderna.
Una lettura, un ascolto affascinante, un testo originale molto ben confezionato, che ci apre panorami e sonorità diverse, provenienti dalla remota, fastosa, nostra antica cultura.