”La portalettere” DI FRANCESCA GIANNONE VINCE IL PREMIO BANCARELLA

| 18 Luglio 2023 | 0 Comments

di Raffaele Polo  ______ 

Conosciamo subito l’autrice, Francesca Giannone (nella foto di copertina): la sintetica biografia afferma che l’autrice, quarantenne salentina di Lizzanello, è laureata in Scienze  della Comunicazione e ha studiato al Centro Sperimentale di Cinematografia. Trasferitasi a Bologna, ha curato la catalogazione dei trentamila volumi della Associazione Luigi Bernardi e ha frequentato il corso biennale di scrittura della Bottega di Narrazione «Finzioni». Ha pubblicato vari racconti su riviste letterarie, sia cartacee sia online. Tornata a vivere a Lizzanello, ha continuato a scrivere e a coltivare l’altra sua grande passione, la pittura.

Adesso, è famosa perché il suo romanzo ”La portalettere” (Nord, 416 pagine, 19 euro) ha vinto il premio Bancarella ( nella foto sopra, la cerimonia di consegna, avvenuta l’altra sera a Potremoli, in provincia di Massa Carrara), e soprattutto perchè il suo paese, Lizzanello, è diventato improvvisamente il simbolo di quel Salento letterario che è andato via via crescendo, sino ad affermarsi autonomamente anche presso i grandi editori che, onestamente, avevano fino ad ora arricciato il naso con sufficienza all’idea di pubblicare storie ambientate in un posto così poco ‘letterario’ come il Salento. Adesso, invece, è esplosa la realtà contraria. Che, cioè,  il Salento sia la cartina di tornasole per ottenere un successo di critica e pubblico…

La Giannone è brava, scrive bene e la sua storia è piacevolissima, densa di umanità e delicata fierezza: già dal titolo adombra quello che è avvenuto con ‘Il Postino di Neruda’, dove la figura mitizzata del portalettere è assimilata a quella di Mercurio, messaggero degli dei… E, in fin dei conti, la protagonista del bel romanzo della Giannone, finisce per essere proprio il mezzo che unisce amori, drammi, problemi, vicissitudini e tormenti di un popolo che non è certamente quello di Macondo, ma assume carattere e spessore di indubbia presa letteraria. In questo libro, del resto, c’è veramente tutto, e tutto è narrato in maniera piacevole e accattivante. C’è, soprattutto, la sempre presente evocazione del Sacrificio Femminile che, soprattutto nel nostro Sud, ha rappresentato la realtà dei secoli passati ed è tuttora di indubbia attualità.

C’è, infine, il gusto di narrare che è sempre più raro nei nostri giovani autori: stavolta, se ne sono accorti e, per uno strano scherzo del destino, è l’Editrice Nord a pubblicare e vincere con un romanzo del Sud, scritto da una figlia del nostro Salento.

Category: Cultura, Libri

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