”Disastro ambientale sulle falde di Tuturano”
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Angelo Gagliani, per conto del Movimento No Tap Snam di Brindisi, ci manda il seguente comunicato ______
Compensazioni SNAM? No, disastro ambientale sulle falde di Tuturano.
Il Consigliere regionale Fabiano Amati, Presidente della Commissione regionale bilancio, il 23 luglio 2020 dichiarava ai giornali locali: “Ieri sera ho visitato il quartiere Torre Rossa di Brindisi e ho avuto modo di studiare tutta la documentazione urbanistica e idrogeologica. Ho potuto constatare che da qualche settimana la già assurda condizione igienico-sanitaria è stata aggravata dall’improvvisa e misteriosa interruzione del tributo idrico della falda ai pozzi artesiani. È come se fosse stata rotta la calotta in creta della falda superficiale in pressione, determinando un nuovo equilibrio idrologico e mettendo dunque fuori gioco i pozzi.”
Abbiamo svelato il mistero noi del Movimento No TAP/SNAM di Brindisi: quella “improvvisa e misteriosa interruzione del tributo idrico della falda ai pozzi” di Torre Rossa l’avevamo denunciata “da qualche settimana”, precisamente il 1 luglio 2020, quando SNAM stava prosciugando la falda di San Paolo a Tuturano, proprio a monte della Contrada Torre Rossa, falda che porta acqua meteorica superficiale verso i pozzi di Torre Rossa e poi nel canale “Li Siedi” che sbocca a mare lungo il Bosco di Tramazzone, che è la Riserva Naturale Regionale Orientata “Bosco di Cerano”.
I fatti: a fine giugno 2020, durante gli scavi per interrare il tubo del megagasdotto TAP/SNAM, vicino all’abitato di Tuturano, nel Comune di Brindisi, si era verificato uno spillamento di una falda, che aveva allagato la trincea di scavo. Sono stati interrotti i lavori e l’agenzia ARPA aveva scoperto che è acqua salinizzata: la zona è inserita nelle aree sottoposte a tutela idrogeologica, ed ARPA dovrebbe saperlo. Così SNAM, in accordo con ARPA, hanno prosciugato la falda, smaltendo “adeguatamente” l’acqua con centinaia di autocisterne. Era chiaro che avrebbero prosciugato anche i pozzi a valle della falda e l’afflusso verso la Riserva.
Abbiamo denunciato SNAM ex. Art. 27 del DPR 380/2001 ed inosservanza del PTCP Brindisi art. 16 NTA, inosservanza del DGR 233 del 28/02/2017 e delle prescrizioni A4., A6. E A7. della VIA n.249 del 22/09/2017 per il Metanodotto Interconnessione TAP all’ Autorità di Bacino e la Commissione Tutela del Territorio e delle Risorse Naturali, Difesa del suolo, Risorse Naturali della Regione, alla Sovraintendenza per il Paesaggio e al Comune di Brindisi, che in una nota del 6 luglio 2020 chiedeva di ispezionare i luoghi.
Portiamo così a conoscenza del nuovo sindaco di Brindisi Marchionna e del Consigliere Amati, che come Regione Puglia, nel comunicato Nr.: 2509 del 23/07/2020 e nelle Audizioni in Commissione ambiente su allacci al servizio idrico a Brindisi e impatto della rete Tap-Snam sulla falda acquifera nell’ Nr.: 170 del 18/01/2021, certificava tale denuncia di disastro ambientale, che non si tratta di compensazioni, ma SNAM deve ripristinare il disastro ambientale causato.
Il Comune di Brindisi non può perciò accettare nessun tipo di compensazione, ma deve chiedere il ripristino del danno ambientale causato dai lavori del gasdotto, danno che persiste tuttora.
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