WhatsApp – 11.7.2023. 20.10 – LAVORI
(g.p.) ______ Succede che in piazza Sant’Oronzo i lavori in corso per la sostituzione del basolato e la mitigazione del rischio idrogeologico, di riqualificazione urbana e bla bla bla ché nessuno ha capito in che cosa consistano e neppure che cosa vogliano dire di preciso codeste pompose titolazioni dell’amministrazione comunale, procedano a rilento.
Diciamo così, per usare un eufemismo.
Del resto – però dai, ora pure nel Salotto buono della città, nella cartolina simbolo – Lecce presenta storici esempi in tal senso, con una specie di record detenuto in negatvo per i tempi biblici di realizzazione da uno stabile che si affaccia incompiuto e lugubre all’inizio di viale Foscolo, davanti al Tribunale Civile, che io mi ricordo così, con i lavori in corso, a memoria di bambino, e saranno passati ormai ahimè più di cinquant’anni.
A proposito di bambino, fra i ragazzi di Santa Rosa, più grande di me di qualche anno, in quelle interminabili partite, vere e proprie, o in quelle specie di allenamenti inventati in maniera agonistica (“ci segna trase”), c’era a volte, fra gli altri, Franco Miloro, che giocava già nel Lecce, alto e smilzo, dinoccolato, dal fisico perfetto, per un estremo difensore.
Ora, non so che lavoro faccia, non l’ho mai più incontrato, non gli ho mai più parlato, ma l’ho ritrovato di recente su Facebook, titolare del suo diario, appunto di Facebook, di cui consiglio vivamente a tutti la vusione quotidiana, in primis per la vera e propria documentazione giornalistica stile Striscia la notizia che egli fa con le foto di piazza San’Oronzo disastrata, poi pure per i commenti che gli altri mettono ai suoi post, a volte esilaranti, sui responsabili di tale scempio.
Una risata li seppellirà.
E meno male che sant’Oronzo non c’è sulla colonna, condannato da anni ad un esilio forzato – ma questa è un’altra storia- così non sente le imprecazioni quotidiane di esercenti, residenti e turisti alle prese col cantiere infinito.
Lui, Franco Miloro, è ‘sul pezzo’ da questo inverno, da quando cioè iniziarono i lavori, che dovevano durare massimo quattro mesi, di cui ha documentato con le sue foto gli strani andamenti e gli strampalati svolgimenti.
Ora siamo a 48 giorni oltre il termine previsto per la conclusione dei lavori e la situazione è quella della foto di oggi che copio incollo qui.
Benvenuti a Lecce al Sud del Sud senza Santi.
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