ADDIO A LUIGI CHIRIATTI, PROTAGONISTA DELLA CULTURA POPOLARE SALENTINA
di Raffaele Polo ______ E’ morto questo pomeriggio all’ospedale Cardinale Panico di Tricase, dove era stato operato di urgenza per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute, Luigi Chiiriatti della casa editrice Kurumuny, e protagonista della ricerca, della diffusione e della promozione della cultura popolare e della tradizione orale del Salento.Aveva 70 anni.
Kurumuny e’ un luogo ma anche la memoria di tanti luoghi. Luoghi da scoprire, da ricordare, da rimpiangere, molto spesso. E questo luogo è diventato il simbolo della ricerca delle proprie radici, perdendosi in quella memoria che raggiunge i fasti dei poemi omerici, ancora vivi e pieni di drammaticità che neppure i secoli di disinteresse hanno potuto cancellare.
Per me e per tanti cultore della ricerca popolare, Kurumuny significa soprattutto Chiriatti.
Era rimasto solo lui, a testimoniare caparbiamente come si deve fare ‘ricerca sul terreno’ e come siano importanti le testimonianze della genuina cultura popolare che passa attraverso i canti, i riti, le parole e le immagini che ci raccontano di come eravamo e di come, purtroppo, non siamo più.
Addio allora all’amico Luigi che raggiunge Rina Durante e gli altri importanti ricercatori della sapienza popolare.
Addio a chi ha vissuto testimoniando e sollecitando l’interesse per il grico e per i canti di lavoro, ancora oggi che il lavoro non c’è più e il grico sta scomparendo…
Scrive Marshall la sua opera più conosciuta e la intitola ‘I vecchi soldati non muoiono’.
È così, Luigi rimane a Kurumuny e la sua memoria si fonde con il linguaggio degli Dei, che solo a pochi è dato conoscere..
Category: Cultura