L’OMICIDIO DI FRANCAVILLA / DUE GIOVANI IN CARCERE, LA MADRE DELLA VITTIMA INDAGATA PER SPACCIO
di Flora Fina ______
Importante sviluppo nelle indagini sull’omicidio di Paolo Stasi (nella foto), il giovane di 19 anni residente a Francavilla Fontana, assassinato la sera del 9 novembre 2022 scorso. I carabinieri, alle prime luci di oggi, hanno eseguito cinque misure cautelari a carico di cinque persone coinvolte nel tragico evento. Un 18enne, che era minorenne all’epoca dei fatti, e un 21enne, entrambi residenti a Francavilla Fontana, sono stati arrestati e condotti in carcere con l’accusa di essere i presunti responsabili dell’omicidio.
Non solo: una 24enne della stessa cittadina è stata sottoposta agli arresti domiciliari per reati legati alla droga, mentre altri due 20enni, un uomo e una donna, sono stati sottoposti all’obbligo di dimora sempre per i medesimi reati. Complessivamente, otto persone sono state coinvolte nell’inchiesta, tra cui figura anche la madre di Paolo Stasi, indagata per detenzione in concorso di sostanze stupefacenti.
Le misure cautelari sono state emesse dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Brindisi e dal giudice presso il tribunale dei minori di Lecce, in relazione alla posizione del 18enne, su richiesta delle rispettive Procure: le indagini sono state condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo di Brindisi, in collaborazione con il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il tribunale di Brindisi e della Procura presso il Tribunale per i minorenni di Lecce.
Paolo Stasi ricordiamolo, è stato ucciso con due colpi di pistola, uno dei quali è risultato fatale, colpendolo in pieno petto: l’omicidio ha scosso profondamente la comunità di Francavilla Fontana a causa della gravità dell’evento e delle modalità con cui è stato commesso, provocando la mobilitazione dei cittadini che hanno organizzato manifestazioni e fiaccolate in segno di protesta e solidarietà.
Grazie all’inchiesta condotta, sono stati individuati i due presunti responsabili dell’omicidio: L.B., attualmente 18enne, ma minorenne al momento del delitto, e Cristian Candida 21enne, entrambi residenti a Francavilla Fontana. Secondo le indagini, il movente dell’omicidio sarebbe riconducibile a un debito di circa 5.000 euro accumulato nell’ambito dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Rispondono invece del reato di spaccio: Marirosa Mascia, 25 anni, di Francavilla, Pasquale Moldavio e Sara Canovari, entrambi di 21 anni, di Francavilla, tutti con obbligo di dimora nel comune di residenza.
Hanno invece ricevuto l’avviso di garanzia per spaccio Annunziata D’Errico, 52 anni, madre di Paolo Stasi; Cosimo Candita, 39 anni; e Giovanni De Cesaria, 24 anni, tutti di Francavilla e tutti indagati per spaccio.
L’arresto dei presunti responsabili dell’omicidio di Paolo Stasi rappresenta un passo significativo nella ricerca di giustizia per questa tragica vicenda, tuttavia, le autorità competenti continuano a svolgere un’approfondita indagine per ricostruire appieno la dinamica del delitto e assicurare alla giustizia tutti coloro che hanno contribuito a questa terribile perdita.
La comunità di Francavilla Fontana resta unita nel dolore e nell’impegno per contrastare il fenomeno dello spaccio di droga, che ha portato a una tragedia così dolorosa. L’omicidio di Paolo Stasi rappresenta una triste testimonianza degli effetti devastanti del coinvolgimento con il mondo della droga e richiama l’attenzione sulla necessità di promuovere campagne di prevenzione e di fornire sostegno a coloro che si trovano in situazioni di rischio legate al traffico di sostanze stupefacenti.
Le indagini proseguiranno per stabilire tutti i dettagli dell’omicidio e individuare eventuali complici o ulteriori responsabilità. Nel frattempo, la comunità di Francavilla Fontana continua a piangere la perdita di Paolo Stasi, un giovane con una vita ancora davanti, spezzata in modo tragico e senza senso a causa di un debito insensato derivante dal pericoloso mondo della droga.
Come se non bastasse, il tragico epilogo di questa vicenda mette in evidenza la complessità delle dinamiche familiari e le sfide che bisogna costantemente affrontare nel tentativo didi rompere il ciclo della criminalità e della dipendenza dalle droghe: il coinvolgimento della madre in questa vicenda di spaccio, rappresenta infatti un triste esempio di come il mondo della droga possa distruggere intere famiglie e lasciare un impatto duraturo sulla comunità.
LA RICERCA nel nostro articolo del 21 Novembre 2022______
Category: Cronaca