DOPPIETTA DI OUDIN, MA IL LECCE PORTA A CASA SOLO UN PUNTO DOPO AVER GIOCATO MEGLIO DELLA LAZIO
(m.a.) ______ In questa quart’ultima partita del campionato, Lazio e Lecce si giocano una bella fetta delle rispettive ambizioni, rispettivamente di andare in Champion League e di rimanere in serie A.
A Roma è una serata gradevole, all’Olimpico ci sono 45.000 spettatori, con grande coreografie dei padroni di casa, ma pure con circa 2.000 tifosi giallorossi sempre massicciamente presenti su tutti i campi d’Italia.
Il 4 – 3 – 3 di Maurizio Sarri ‘stasera è con: Provedel – Lazzari, Casale, Romagnoli, Hysaj – Milinkovic-Savic, Marcos Antonio, Luis Alberto – Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni.
Il 4 – 3 – 3 di Marco Baroni ‘stasera è con: Falcone – Gendrey, Baschirotto, Umtiti, Gallo – Blin, Hjulmand, Oudin – Strefezza, Colombo, Banda.
Al 7′ c’è il primo tiro della partita, su bella iniziativa di Banda, Oudin dal limite dell’area, alto, fuori bersaglio.
Un minuto dopo, il primo ammonito, Lazzari, che faticava a ‘tenere’ Banda e ricorre alle maniere forti.
Il duello, il fallo e il cartellino giallo si ripetono a parti invertite quattro minuti dopo.
Momento importante al minuto 21′, scontro in area Hysaj – Blin, che reclamano entrambi il fallo, l’arbitro dà ragione al secondo e fischia il rigore per i Giallorossi, fra le proteste dei Biancocelesti, si consulta con il Var e conferma la sua decisione. Sul dischetto va Strefezza, che conclude fuori, troppo angolato e pallone a lato.
Poi, la svolta. Segna la Lazio, che per mezz’ora non aveva combinato praticamente niente, imbrigliata e contratta. Segna Immobile, che non segnava da tanto tempo. Innescato da Luis Alberto, si presenta davanti a Falcone e lo infilza. 34′. 1 a 0.
La reazione del Lecce c’è, propositiva, ma non creativa. Un pericolo lo crea la Lazio al minuto 43, quando Milinkovic-Savic da dentro l’area di rigore conclude in porta, ma Falcone si salva di piede, sventando in qualche modo la minaccia.
L’arbitro assegna due minuti di recupero parziale. Proprio all’ultimo secondo c’è IL PAREGGIO DEL LECCE! OUDIN! 45+2. 1 – 1. Bella azione di Hjulmand, con Oudin che batte Provedel con un tiro velenoso di sinistro dal limite dell’area.
Ad inizio della ripresa, ancora ospiti propositivi in avanti, Banda da dentro l’area conclude di potenza nello specchio della porta, l’estremo difensore si salva respingendo con i pugni.
Padroni di casa sempre confusi e abbastanza ‘sulle gambe’ fisicamente, non stupisce che vadano sotto. IL VANTAGGIO DEL LECCE! OUDIN! 51′. 1 – 2. Di prima intenzione, in area, su passaggio di Strefezza, Oudin gonfia la rete e fa una storica doppietta.
Comincia la girandola delle sostituzioni – entra Pedro esce Milinkovic-Savic, entra Pellegrini esce Hysaj – con un doppio cambio ordinato da Sarri, che cerca di dare una scossa alla sua squadra , sospimta fra l’altro dal pubblico di casa, che reclama rumorosamente per due volte e tutte e due le volte senza motivo la concessione di un calcio di rigore inesistente.
Comunque la partita ora è accesa, per quanto confusa.
Fa un doppio cambio anche Marco Baroni, Ceesay per Colombo, Di Francesco per Banda.
Adesso la partita diventa pure nervosa. Il Lecce tiene bene il campo, controlla e appena può si spinge in avanti, la Lazio non trova spazi e non riesce a costruire pericoli, pure con l’ingresso in campo di Basic al posto di Marcos Antonio. Poi un tiro-cross di Milinkovic-Savic con pallone fuori di poco. E poi ancora Falcone in uscita ‘chiude’ bene lo specchio della porta a Immobile che non riesce a concretizzare.
Siamo già all’ultimo quarto d’ora del tempo regolamentare, in una girandola di sostituzione sui due fronti. Fase di nervosismo che cresce ulteriormente, Sarri si becca un cartellino giallo, Pellegrini appena entrato pure poco dopo sempre per proteste, ma il Lecce fa bene a fare, e lo fa bene, quello che è d’obbligo, cioè rallentare il gioco come è giusto che sia. Falcone prende anche lui un cartellino per aver esitato oltremodo ad effettuare il rinvio.
Ultimi cinque minuti, ma è prevedibile un recupero finale molto lungo.
Al 42′ fa tutto bene Pedro, che si gira e conclude, ma è centrale, Falcone può bloccare. Comunque la Lazio è sempre stanca e spenta, il Lecce non soffre.
Sono sei i minuti di recupero.
Al 92′ ancora una volta conclude in porta Pedro, che prende la mira da fuori area, ma il pallone colpisce il palo.
Al 94′ su mischia la Lazio trova il pareggio. Rete di Milinkovic-Savic. Cross di Pedro deviato, Romagnoli anticipa Falcone ma non riesce a liberare, Milinkovic-Savic di testa la mette dentro. 2 a 2.
E finisce così.
Una vittoria sfumata in extremis lascia sempre l’amaro in bocca, anche in considerazione del fatto che il Lecce ha giocato meglio della Lazio e l’avrebbe meritata, comuqnue è un punto lo stesso importante, in vista del decisivo finale di campionato.
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