“Tracce del tempo”
MOSTRA COLLETTIVA DI PRESTIGIOSI ARTISTI INTERNAZIONALI, A LECCE DA SABATO 20
di Raffaele Polo ______
Siamo ormai abituati alle splendide mostre che organizza Dores Sacquegna, vero e proprio punto di riferimento per l’arte contemporanea, nel contesto nazionale e internazionale.
Stavolta, Primo Piano LivinGallery presenta la mostra d’arte contemporanea “Tracce del tempo”, allestita presso la Fondazione Palmieri a Lecce. L’evento, patrocinato dal Comune di Lecce, si inaugura sabato 20 maggio alle ore 19.30 alla presenza degli artisti.
Durante l’opening la performance Perceptual Border di Massimiliano Manieri (con la partecipazione di Madia Biondo) e Multi Tracce, una loop station che descrive, attraverso le sonorità del trombone, le tracce del tempo, come scorrimento del battito, del musicista e compositore Maestro Alberto “Nick” Bolettieri.
La mostra è composta da ventuno artisti e performer prevalentemente della scena internazionale, presenti con opere multidisciplinari, incluso la performance e il suono.
Nella trilogia tra tempo mitico, storico e cosmico, in mostra tre grandi installazioni dell’artista francese Brigitte Amarger, che gioca tra geografie dell’esodo, storia e memoria, corpo e cyberspazio.
Mondi fluttuanti e crittografie zen si trovano nelle opere pittoriche dell’artista francese Claudie Bastide, mentre ritmi, algoritmi e segni sono presenti nelle vibranti tele di Nena Cirkovic, artista serba residente in Austria.
La luce come rivelazione del nostro Io divino nell’opera della slovena Ines Fugina-Malnar. Le questioni dell’identità tra memoria, mortalità e rinascita sono visibili nelle micro-sculture di oggetti della nostra quotidianità, visti come elementi istrionici e antropomorfi dall’artista americano Ronald Gonzalez (nella foto sotto) .
Tempo ciclico nel rituale della danza e relazioni sui comportamenti di coppia, nelle opere pittoriche della artista canadese Pnina Granirer (nella foto sotto).
Natura e caducità nelle installazioni di elementi naturali dell’artista americana Dena Haden e nelle opere ready made dell’artista olandese Hannie Kortland.
Campi magnetici di informazione nello spazio fenomenologico con il polittico pittorico dell’artista cinese Ping He, guerra nella quinta dimensione con le fotografie a bassa velocità di oggetti in movimento dell’artista polacco Pawel Opalinski, sequenze di natura al limite dell’entropia, le opere della designer e artista francese Marie Piselli.
Bellezza, morte, trasformazione e rinascita nelle opere evocative dell’artista sudafricana Lize Krüger, residente nel Regno Unito. La scrittura come traccia della nostra identità fisica, psicologica e sociale nella micro-scultura di Masha Luch, artista siberiana che vive a Montenegro.
Scrittura e simbologie legate ai temi del tempo, nelle opere multi materiche dell’artista lussemburghese Margot Reding-Schroeder, realizzate con cera, polveri di pietra, transfer che donano un senso di eternità. Tempo e spazio, fisicità e fluidità nella scultura di Maudegrasse, artista americano e nelle opere pittoriche dell’artista tedesca Verena Schwarz, residente in New Messico che interroga la scienza e l’evoluzione della terra e dei moti marini.
Più visionaria è l’opera di Marco Riha, austriaco, vive ed opera in Messico, con una pittura che rappresenta una figura zoomorfa che sogna interi mondi dallo spazio.
Scoprire le proprie radici identitarie in un viaggio tra memoria e ritmi lenti nelle fotografie dell’artista americano Anthony Kyle Rotelli di origini italiane.
Storie di pietre nel tempo ciclico della memoria dei luoghi, tra passato e presente nell’installazione dell’artista salentina Teresa Vella (nella foto di copertina).
Tutti gli artisti hanno un grande bagaglio di esperienze professionali, mostre e collezioni pubbliche.
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Fondazione Palmieri
Vico dei Sotterranei, Lecce
Apertura: Dal lunedì al sabato 17.00 – 21.00
Mattina e domenica su appuntamento 10.00-13.00
Tel: 349 37 20 659
Ingresso libero