NOVITA’ EDITORIALI / MUSICAOS PUBBLICA IL NUOVO VIAGGIO NARRATIVO DI PIERANDREA FANIGLIULO
di Raffaele Polo ______ Ritroviamo con piacere i simpatici amici animali che Pierandrea Fanigliulo rende protagonisti di quest’altro volo sul Salento, a riscoprire la storia e le bellezze della nostra terra. Non nascondiamo che ci eravamo affezionati ad Aracne, JJ,Lilly, Salento ma soprattutto Anna e Pietro che ci pare di intravedere ogni volta che alziamo lo sguardo per illuminarci con la luve del cielo salentino. E sono proprio gli uccelli che impersonificano al meglio i voli che l’autore effettua con misurata armonia, allestendo, ancora una volta, una narrazione piacevole e armoniosa, in un caleidoscopico procedere che mescola sorprendentemente luoghi, storie, musiche e disegni. Allora, diciamo che merita un’attenta lettura questo di Pierandrea Fanigliulo (Musicaos editore, 202 pagine, 16 euro), abbellito dalle illustrazioni di Sara Valentina Maruccia e che presenta la prefazione del Presidente dell’Unione Sportva Lecce, Saverio Sticchi Damiani nonché la perfetta descrizione di Cesko, cantante amico dell’autore e leader degli Apres La Classe, assurto a ruolo di personaggio e compositore, innestato nel viaggio dei 4 amici alati, con il suo Skatafashow ad Aradeo.
E questa è una della più immediate caratteristiche dello scrivere di Fanigliulo che amalgama sapientemente la fantasia, i reali dati storici del passato con la fresca modernità del mondo contemporaneo, apparentemente lontano e insensibile alle istanze di un Salento orgoglioso della sua storia e della sua cultura. Allora, l’autore attualizza le polverose pagine degli avvenimenti di Terra d’Otranto dei secoli andati e lo fa in maniera spontanea e gradevole, scandendo lo scritto in 23 agili capitoli che sono una vera e propria guida sentimentale per conoscere (meglio) la nostra terra.
Del resto, già dall’Incipit del testo, in una sorta di pudica confessione, Fanigliulo scrive:
Alla mia Lecce, /al mio Salento. / Ai miei ulivi /e al ricordo delle loro vite. /Al mio mare, /così limpido da scorgermi dentro. /Ai miei muretti a secco, /contorni di storie, /di terra arsa e di rovi, /di tarante e di preghiere. / Ai miei profumi, /ai miei suoni, /alle mie risate, / a quel ‘dh’ masticato. / Al mio Salento, /alla mia Lecce.
Una dedica, un programma che accettiamo incondizionatamente e che ci rende ancora più vicini Pietro, Anna e il loro cantore.