CASO EMANUELA ORLANDI / ARRIVA L’OK PER L’STITUZIONE DI UNA COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA
VIAGGIO DI SOLA ANDATA IN COSTA RICA PER PADRE GEORG
di Flora Fina._______
Arriva proprio in questi ultimi giorni la notizia secondo cui la Camera dei deputati ha finalmente approvato l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta per far luce – dopo quasi un quarantennio- sui casi riguardanti le eclatanti quanto misteriose scomparse di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori (nella foto, in basso).
La proposta di legge – approvata con 245 voti e nessuno contrario – passerà ora al Senato: proprio durante le usuali azioni di voto, l’aula ha inoltre tributato un lungo applauso ai familiari, che hanno assistito alla seduta dalle tribune di Montecitorio.
L’iniziativa per far luce sui casi delle due ragazze, entrambe cittadine vaticane, scomparse a Roma nel 1983 era stata presentata, nel corso di una conferenza stampa alla Camera dei deputati, dal deputato Roberto Morassut (Pd), primo firmatario: ad appoggiare infatti la nascita dell’organismo bicamerale anche la deputata Stefania Ascari (M5S), relatrice della relazione sul caso Cesaroni nella Commissione Antimafia della scorsa legislatura, e il senatore Carlo Calenda (Azione – Iv) che hanno preso parte all’incontro.
In poche parole dunque, si assiste finalmente ad una svolta per arrivare alla tanto agognata quanto insperata verità, tuttavia, anche le reazioni via social non hanno tardato a farsi sentire: Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, su Facebook ha commentato la notizia con il seguente post (nella foto, in basso):
“La proposta per la commissione è passata all’unanimità, 245 favorevoli su 245. C’è la volontà a fare chiarezza. Oggi ho sentito la vicinanza delle istituzioni e devo dire anche l’affetto, perché vedere tutti i presenti in aula, al termine della votazione, alzarsi e applaudire rivolgendosi tutti verso la tribuna dove stavamo noi, mi ha colpito e ammetto commosso“.
Una volontà di fare chiarezza che rimbomba con prepotenza anche tra le vuote sale del Vaticano e tra le guardinghe fila dei prelati nella Santa, santissima, immacolata Sede: al contempo infatti, mentre nella capitale si gioisce per l’apertura della commissione d’inchiesta per il caso Orlandi, all’ombra del cupolone sembrano aleggiare strane nebbie, in particolare quelle riguardanti l’attuale posizione istituzionale – ma soprattutto geografica – di monsignor Georg Gänswein spedito con un biglietto di sola andata direttamente in Costa Rica.
Dietro tale mistero probabilmente si cela un particolare esilio, da parte di Papa Bergoglio nei confronti dell’alto prelato, che, un po’ come il poeta Ovidio a sua volta esiliato dall’imperatore Augusto in un inospitale porto scriverà: “Perdiderint cum me duo crimina, carmen et erroralterius facti culpa silenda mihi” e cioè: “Due crimini mi hanno perduto, un carme e un errore: del secondo debbo tacere le mie colpe”.
L’indiscrezione, inizialmente trapelata dalla testata spagnola Religion Digital – sempre ben aggiornata sulle vicende vaticane- non lascerebbe infatti modo di dubitare che Bergoglio non simpatizzasse già da tempo per il segretario di Ratzinger, tuttavia, il pensiero unanime è sempre stato quello secondo cui Papa Francesco lo avrebbe poi senz’altro destinato ad una diocesi tedesca o, nel peggiore dei casi, a dirigere un’università cattolica o la Fondazione Ratzinger in Germania.
Ed ecco invece il colpo di scena, il secondo di questi movimentati giorni: sembra infatti confermato a tutti gli effetti che la Conferenza Episcopale tedesca, notoriamente iper progressista, abbia arricciato il naso al pensiero di ritrovarsi in casa il monsignore ultra conservatore e abbia fatto pervenire al Papa, tramite il Cardinale Reinhard Marx (nella foto, a destra) il proprio “nein” all’ipotesi caldeggiata nei mesi scorsi.
Non solo: sempre la scorsa settimana la Santa Sede avrebbe chiesto alle autorità del Costa Rica l’agreement per il segretario di Ratzinger. Una prassi consolidata questa, che solitamente non vede risposta formale dal governo del Paese interrogato, ed in questo caso, il Vaticano lo ritiene tacito assenso e procede alla pubblicazione della nomina.
Quel che accadrà, quindi, sarà ufficializzato a breve ma non si può non far notare che questo incarico sarebbe certamente una retrocessione e non certo una promozione (una volta si sarebbe detto promoveatur ut amoveatur, una promozione/rimozione). La prefettura della Casa pontificia è infatti una carica curiale, di quelle che per prassi portano al cardinalato a fine carriera, mentre la nunziatura in Costa Rica è invece ritenuta di “seconda classe”, ovvero tra quelle che non comportano la berretta rossa.
Fatto sta che, secondo quanto dichiarato dal fratello di Emanuela Orlandi, Pietro, fu proprio Padre Georg a confermare l’ipotesi della presenza di un dossier in Vaticano sulla ragazza scomparsa in maniera del tutto – o quasi – inspiegabile: nondimeno, pochissimo tempo dopo, proprio nel libro di Gänswein dal titolo “Nient’altro che la verità. La mia vita al fianco di Benedetto XVI” verrà alla luce che il monsignore ritenesse Papa Francesco un fervente simpatizzante della massoneria, lanciando di conseguenza pagliuzze costituite da rumors per dare adito al fuoco del pettegolezzo:
“Leggendo nel 2013 il caloroso saluto di Gustavo Raffi, il gran maestro del Grande Oriente d’Italia, fui certo che, più di un “benvenuto” a Papa Bergoglio si trattasse di un “benservito” a Papa Ratzinger!”.
La risposta poi, da parte di Sua Santità, non è tardata infatti ad arrivare, e gli eventi di questi giorni ne sono la conferma: insomma, ancora una volta il Vaticano va a configurarsi come un ponte invisibile – fatto di allusioni, misteri ed incertezze- tra quella che è la pura quanto semplice verità, e gli accadimenti reali, in particolare quelli riguardanti i casi Orlandi e Gregori, che si spera essere giunti alla fine del loro lungo, lunghissimo cammino alla ricerca di fatti e risoluzioni concrete – grazie all’istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta – non parole.
LA RICERCA nel nostro articolo del 13 gennaio scorso.______
CASO EMANUELA ORLANDI / DICHIARAZIONI, FATTI E CIRCOSTANZE SOSPETTE
Category: Cronaca