LIBRI / “Certamen 1246” DI GIOVANNI CASELLA PIAZZA
di Raffaele Polo ______
Per gli amanti del romanzo storico, per intenderci quel tipo di ‘avventura’ sublimato da ‘Il nome della Rosa’ di Umberto Eco, ecco questo “Certamen 1246” (Besa, 26 euro) di Giovanni Casella Piazza (nellafoto) che mantiene, con le sue 576 pagine, la tradizione dei romanzoni di peso e struttura: ambientato principalmente intorno all’Hospitale di Como, un convento bendettino,la vicenda si apre nel luglio 1269.
Il notaio Giuliano Aielli si reca dall’abate Ariberto da Cassago per riportare a casa Zirìolo della Mora, uno studente di diritto civico che ha passato un anno con i monaci. Il ragazzo però se n’è andato e il mistero della sua scomparsa è il filo rosso di una narrazione che si sposta indietro negli anni. Il vero protagonista del romanzo è Ariberto, un personaggio pieno di contraddizioni, dominato dalla fede nell’imperatore Federico II che gli ha fatto trascurare ogni altro impulso o dovere.
Nel libro compaiono i diari in cui Zirìolo annota le sue conversazioni con Ariberto, gli scontri tra le loro opposte concezioni di vita, il suo amore per Veronica e la paura che lei si faccia monaca, come era previsto dalla sua famiglia.
Il finale a sorpresa rivela l’importanza che l’incontro con Zirìolo ha avuto nel donare all’abate una nuova consapevolezza di sé e degli altri. Un romanzo che rende la complessità del momento storico affrontato, che s’interroga sulla natura del potere, e che, grazie agli inserti in un registro linguistico anticheggiante, aiuta i lettori a calarsi nel Duecento.
L’autore, Giovanni Casella Piazza, è nato a Lugano nel 1949. Economista di formazione, dopo un periodo iniziale come consulente aziendale, ha spostato i suoi interessi verso il campo dei media e del giornalismo, divenendo negli anni direttore di un quotidiano della Svizzera italiana, editore televisivo, produttore cinematografico, operatore culturale. È appassionato di storia e Medioevo.