“Mare fuori” SULL’ONDA DEL SUCCESSO. ECCO PERCHE’ LA SERIE TV DELLA RAI PIACE COSI’ TANTO
di Chiara Evangelista ______
Armate le vele. Ce sta o mar for. Tutta la penisola è sommersa dall’onda anomala della serie targata Rai “Mare fuori”.
Al centro della storia ci sono i sogni, gli amori e la voglia di riscatto di giovani detenuti all’interno del carcere minorile di Napoli. La serie tv sta appassionando ragazzi e adulti per la sua narrazione diretta, per il ritmo incalzante e per i sentimenti universali che coinvolgono ogni generazione, senza limiti d’età.
“Mi ci ritrovo, soprattutto nella storia di Filippo. È importante capire le conseguenze delle nostre azioni. Alla nostra età non ci pensiamo troppo”, dice Marco, (nome di fantasia), 17 anni, riferendosi alla vicenda di uno dei protagonisti, finito in carcere perché, sotto l’effetto di alcol e stupefacenti, causa la morte accidentale di uno dei suoi amici.
“La storia d’amore tra Carmine e Rosa (nella foto), sebbene sia mainstream, fa sognare. Gli amori impossibili in fondo non sono quelli più duri a morire?”, domanda Alice (nome di fantasia), con i suoi 15 anni stampati sul viso.
Un pubblico però non solo di teenagers.
“All’inizio, quando ho premuto il tasto play, ho pensato che la serie fosse un po’ cruda. Poi mi sono lasciata travolgere per le storie dei ragazzi. Il regista è riuscito a indagare le vicende personali di ogni personaggio e a raccontare il mondo del carcere, troppo poco conosciuto”, dice Elisabetta, commercialista, ai microfoni di leccecronaca.it. Ma il suo successo non è legato solo al contenuto. La RAI ha concesso la distribuzione della serie su Netflix. La popolare piattaforma streaming ha permesso a un pubblico più ampio di venire a conoscenza della serie perché, sebbene fosse stata prima diffusa su Raiplay, il numero di spettatori era stato minore.
Mare Fuori rappresenta, dunque, un ottimo esempio di servizio pubblico. Un mare forza 9, che non stenta a calmarsi.
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