COME ERAVAMO / GLI OMAGGI DELLA BENZINA

| 9 Marzo 2023 | 1 Comment

di Raffaele Polo ______

Bisogna anzitutto considerare che, in passato, la benzina costava uguale dappertutto. C’era la normale e la super, la verde venne dopo. Con la ‘normale’ si poteva fare il pieno con poco, ma solo la Cinquecento la utilizzava senza problemi. Altre utilitarie volevano metà super e metà normale, solo le cilindrate maggiori viaggiavano con la super.

Ora, poiché il costo del carburante era unitario, i gestori attiravano i clienti con i gadget, che allora si chiamavano ‘omaggi’. La ‘Total’ è stata l’antesignana, la coccinella adesiva e magnetica la volevano proprio tutti, per non parlare poi degli adesivi che sponsorizzavano le varie marche. ‘Supercortemaggiore’ e Agip avevano anche pubblicità televisive e canzoncine, la ‘Fina’ faceva raccogliere i bollini e poi ti regalava il pallone, con punti e figurine anche Amoco (c’era un solo distributore, a Lecce) e Gulf.

A proposito di ‘Fina’, ricordo che il pallone ci arrivò per posta, lo gonfiammo e giocammo pochissimo perché, dopo qualche tiro, scoppiò. Noi ragazzi, profondamente delusi, scrivemmo alla ‘Fina’ italiana, spiegando l’accaduto e attendemmo fiduciosi. Dopo qualche giorno, ci arrivò un nuovo pallone, con lettera di ringraziamento… Incredibile!

Al Q8 situato alla via di Copertino (Q8 è stata la marca più recente. Ci abbiamo messo del tempo per capire che, pronunciando ‘kueit’ rammentavamo il paese d’origine, il Kuwait, appunto…) ci fermavamo per raccogliere le figurine degli animali. Ma la collezione più bella è stata quella dei calciatori in statuette di plastica, i vincitori dei Mondiali, che ci costringevano a fare il pieno all’Agip o all’Api, adesso non ricordo bene, ma era una benzina italiana, naturalmente.

Poi, a Natale, non mancavano omaggi e calendari, insomma ‘mettere la benzina’ era un piacevole diversivo finché non è cambiato tutto, il liquido è diventato ‘verde’ per tutti e i prezzi sono stati liberalizzati. Il termine, di per sé, indica che bisognava visitare un po’ tutti i distributori, per capire quale fosse più conveniente… E’ sparita anche la benzina agricola, che era utilizzata dagli astuti agricoltori nelle proprie utilitarie. E niente più omaggi o raccolte. I tempi attuali non consentono simili romanticherie, addio figurine, addio coccinelle, al massimo ti tocca un bollino che, assieme agli altri, ti consentirà qualche irrisorio premio, dopo mesi e mesi di pieni di benzina.

E’ nato, nel frattempo il prezzo per ‘servito’, con maggiorazione per chi vuole l’intervento ‘umano’, quello caratteristico del benzinaio che, in tempi andati, ti puliva il vetro e ti chiedeva se acqua e olio erano a posto… Gratis, naturalmente.

Ma i tempi, anche in questo, sono decisamente cambiati.

In peggio.

Category: Costume e società, Cultura

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Comments (1)

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  1. Giuliana Silvestri ha detto:

    Negli anni ’60, in pieno boom economico, tutte le marche di benzina realizzavano delle raccolte di punti con bellissimi regali anche per noi bambini… C’ era quella stazione di servizio dove il benzinaio ad ogni pieno dava un bollino che raffigurava una macchina d’epoca: quando la pagina dell’album risultava piena di bollini, papà riceveva un modellino di auto antica, in plastica, che mio fratello montava con grande gioia… Poi c’erano quei premi tanto graditi:palloni, materassini, salvagenti, utili per il mare… e che dire di quelle coccinelle calamitate che mi piacevano tantissimo e che collocavo sulla porta del frigorifero… Un salto nel passato dove la figura del benzinaio, quasi in estinzione, era lo specchio di una società che brillava per lo zelo sul lavoro, la precisione e la cortesia. Poi, piano piano, tutto è cambiato e che cosa è rimasto di quegli anni se non l’amara riflessione che, oggi, il corso frenetico del tempo ha lasciato sempre meno spazio a quelle buone maniere, alle emozioni, agli entusiasmi di una volta…

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