IL LECCE VINCE A BERGAMO, LIBIDINE! DOPPIA LIBIDINE!!
(m.a.) ______ Si può almeno dire ai nuovi padroni del calcio che sono le televisioni che queste partite all’ora di pranzo della domenica sono un crimine contro l’umanità?
A Bergamo, in una giornata mite e gradevole, l’Atalanta per confermare il suo attuale ottimo momento di forma, il Lecce per dare continuità al suo buon campionato.
Gasperini manda in campo per il suo solito 3-4-1-2: Musso – Toloi, Demiral, Djimsiti – Zappacosta, Ederson, Koopmeiners, Maehle – Boga – Lookman, Hojlund.
Baroni schiera per il suo solito 4-3-3: Falcone – Gendrey, Tuia, Baschirotto, Gallo – Blin, Hjulmand, Maleh – Di Francesco, Ceesay, Banda.
Al primo vero affondo della partita IL VANTAGGIO DELLECCE! CEESAY! Minuto 4. Su lancio di Gendrey,, Ceesay (nella foto), spalle alla porta, stoppa bene il pallone, si gira e trafigge Musso con una velenosa conclusione di sinistro da fuori area.
L’Atalanta reagisce, ma non crea occasioni veramente pericolose, le conclsuioni verso la porta di Falcone, tre le principali, o sono ribattute, o sono imprecise, o sono neutralizzate dal portiere senza grandi patemi d’animo.
Il Lecce fa pressing alto, appena può cerca di innestare o Banda, o Ceesay oggi tonici più del solito.
E si arriva così al 33′ quando Maehle tira in porta in maniera pericolosa, ma trova l’ottima risposta di Falcone, autore di un intervento questo sì difficile e decisivo.
Non succede niente altro di rilevante fino al duplice fischio che, con tre minuti di recupero, manda le squadre al riposo.
La ripresa si apre sulla falsariga di quanto visto nel primo tempo, la squadra di casa non trova grande occasioni come in tante altre partite, ma questo va ascritto a merito degli ospiti, attenti, coraggiosi e bravi a far fronte agli avversari.
Poi la pressione dell’Atalanta sale di intensità, per quanto continui a non trovare sbocchi decisivi.
Anche sugli spalti del Gewiss Stadium come in tutte le trasferte c’è una grossa, colorata e rumorosa rappresentanza di tifosi giallorossi, che al quarto d’ora del secondo tempo improvvisano una coreografica scena di incoraggiamento ai propri beniamini. I tifosi Atalantini, invece,, nervosi e scontenti, li fischiano a ogni occasuone, stanno sempre a fischiare i giocatori ospiti, comprendendo nel proprio nervoso disappunto, senza alcun motivo, anche l’arbitro.
Mossa a sopresa di Baroni, che leva due punte, e le sostituisce con altre due: fuori Ceesay e Banda, dentro Colombo e Strefezza.
Gasperini aveva cambiato Zappacosta con Soppy, cambia ora Boga con Muriel.
A seguire altri due cambi del Lecce, Oudin e Ceccaroni, al posto di Di Francesco e Tuia.
Subito dopo il quinto, ultimo possibile, per i crampi accusati da Maleh, sostituito da Askildsen.
Venti minuti alla fine, più recupero.
All’improvviso arriva IL RADDOPPIO DEL LECCE! BLIN! Minuto 74. Cross di Strefezza verso l’area, dove Blin di testa la mette dentro.
0 – 2 a dieci minuti dal novantesimo, più recupero.
Neanche dopo il doppio svantaggio, la reazione dei padroni di casa non è apprezzabile.
Altro corner senza esito per l’Atalanta all’85’.
L’Atalanta però la riapre. 1 a 2 al 42′. Falcone fa una grossa cazzata. Neanche nei videogiochi, un rilancio senza senso addosso a Hojlund che correva verso di lui in pressing, col pallone che rimbalza verso la porta, colpisce il palo ed entra.
L’arbitro assegna sette minuti di recupero, di speranza per i padroni di casa, di sofferenza per gli ospiti.
Saltano gli schemi, assalto finale dell’Atalanta, Baschirotto giganteggia, il Lecce resiste, Falcone sventa la minaccia portata da un tiro pericoloso di Muriel.
Così finiscono anche i sette minuti di recupero, con un tiro di Colombo alto sulla traversa, poco prima del triplice fischio.
Il Lecce espugna Bergamo, vince meritatamente e dà concretezza, fiducia ed entusiasmo a questo suo bel campionato.
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