LA FRODE XYLELLA SPIEGATA A CHI NON L’HA CAPITA

| 5 Febbraio 2023 | 0 Comments

(Rdl) ______  Crocifisso Aloisi ha pubblicato ieri e aggiornato oggi sul proprio profilo Facebook un significativo post che sta incontrando vasto interesse e partecipata condivisione e che qui di seguito riproduciamo integralmente, con solo tre esempi della relativa, ricchissima, documentazione fotografica, che si riferisce al suo uliveto in agro di Galatone in queste ore  ______ 

“None, nu sse pote fare nienzi, ormai so sciuti” .

Certo, certo, come no..

Comprendo benissimo come non sia semplice portare avanti un oliveto di 50, 100 e passa alberi. Figuriamoci un oliveto di diverse centinaia di alberi. Ma proprio per questo la battaglia politica che molti di noi hanno condotto in tutti questi anni (e per questo abbiamo anche subìto offese, minacce più o meno velate e pressioni varie che però ci hanno sempre fatto un baffo) aveva come obiettivo quello di convincere il decisore politico ad impiegare risorse pubbliche da destinare anche a chi voleva ripristinare o tutelare il proprio oliveto colpito da disseccamento, e non invece destinare tutte le risorse pubbliche soltanto per i reimpianti dopo aver eliminato i nostri storici olivi.

Questo avrebbe comportato il raggiungimento di diversi obiettivi importantissimi: tutela e mantenimento del paesaggio tipico salentino, con vantaggi sia dal punto di vista della produzione che per quanto riguarda l’indotto turistico ed agrituristico. In più poiché i proprietari degli oliveti non potevano da soli portare avanti il loro oliveto avrebbero impiegato il sussidio pubblico anche per dare lavoro a manodopera specializzata con vantaggi diffusi per tutti. Insomma si sarebbe innescato un circuito virtuoso e ci sarebbe stato un po’ meno astio tra le parti coinvolte.

Invece la politica, sotto il ricatto di alcune associazioni di categoria, sotto il ricatto di un dogma scientifico che nel corso del tempo ha iniziato a mostrare numerose crepe e contraddizioni, con un’opinione pubblica opportunamente ammaestrata da certi giornali e giornalisti, dicevo purtroppo il decisore politico ha deciso per il peggio e le conseguenze le vediamo tutti, malgrado da più parti emergano esperienze e trattamenti (alcuni dei quali hanno anche avuto diverse pubblicazioni scientifiche a supporto della loro validità) che continuano a smentire quel dogma scientifico.

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LA RICERCA nel nostro articolo immediatamente precedente

PER CHI SI BATTE IN DIFESA DELLA SUA TERRA

Category: Costume e società, Cronaca, Politica

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