LE IDEE / ‘GLI ERRORI COMMESSI DALLA REGIONE PUGLIA NEL CONTRASTO ALLA XYLELLA
STANNO PROVOCANDO LA DISTRUZIONE DEL NOSTRO TERRITORIO’
(Rdl) ______ ”La Regione Puglia da un lato attesta che gli ulivi disseccati – anche in presenza di Xylella fastidiosa – possono riprendere a vegetare grazie alle “buone pratiche agronomiche”, dall’altro continua a imporre misure di lotta a Xf che, in disapplicazione dell’approccio ecosistemico su base scientifica e della Convenzione sulla Diversità biologica, generano distruzione del paesaggio, dell’ambiente e del territorio, ovvero: abbattimenti, anche di ulivi monumentali censiti e in pieno stato produttivo; avvelenamento delle matrici vitali a causa del trattamento obbligatorio con insetticidi (anche neurotossici); finanziamento dei reimpianti di varietà non autoctone e brevettate (Leccino e Favolosa), adatte al sistema intensivo e superintensivo, classificati dal Ministero dell’Ambiente come sussidio ambientalmente dannoso”.
Comincia così un preciso, circostanziato e documentato articolo scientifico pubblicato da Margherita Ciervo (nella foto) – professore associato e ricercatore in Geografica economica e politica dell’Università di Foggia, e autrice del libro “Il disseccamento degli olivi in Puglia. Evidenze, contraddizioni, anomalie, scenari. Un punto di vista geografico – .sulla rivista di agrria.org intitolato Puglia: un territorio ostaggio delle contraddizioni istituzionali.
Margherita Cierco si chiede su quali basi di motivazioni politiche e di argomentazioni scientifiche la Regione Pglia continui a sostenere l’utilità delle estirpazioni degli ulivi, l’impiego di prodotti chimici, il reimpianto di varietà brevettate, e ne dimostra l’infondatezza, definendole un ‘accanimento’ che sta portando gradualmente, anno dopo anno, a un vero e proprio ecocidio del territorio.
Chi voglia studiare l’articolo in qestione, note a margine comprese, lo trova a questo link
Descrizione di una studiosa che vuole dare un sostanzioso contributo al più grande problema economico e ambientale
La Regione Puglia non fa che attuare i regolamenti europei e le leggi nazionali. Tutte le pratiche colturali, o i trattamenti obbligatori prescritti e/o consigliati dalla Regione sono indicati nella normativa vigente ed anche i trattamenti con fitofarmaci prevedono l’uso di prodotti regolarmente registrati ed autorizzati dal Ministero della salute. Gli stessi prodotti sono costantemente utilizzati in tutte le regioni italiane per la coltivazione delle mele (trenta trattamenti all’anno), delle pere (idem), dei pomodori, ecc.
Salve, non stanno provocando, hanno già distrutto tutto il sistema ambientale e produttivo del Sud-Est del Salento.
Analisi corretta: le istituzioni regionali pugliesi hanno enormi responsabilità a partire dal lontano 2013 ed anche prima
Purtroppo la legislazione italiana
non prevede il diritto allo studio su campo.