NOVITA’ EDITORIALI / ESCE PER IL RAGGIO VERDE IL DIARIO SALENTINO POETICO DI ANNA MARIA DE LUCA

| 13 Dicembre 2022 | 0 Comments

di Raffaele Polo  ______ 

Avete presente il Salento?  No, non semplicemente la geografia di Lecce Brindisi Taranto, ma quella enorme massa di immagini sentimenti e stereotipi che si fanno facilmente individuare nella ‘Biblioteca Universale’ della Poesia di tutti i tempi, e ha il profumo, la malinconia, gli echi della poesia di Bodini. Lui, più che altri, è il Salento.

Lui, più di altri, ci fa subito fare amicizia con i colori di questa terra. Ma anche con la tristezza, con il dramma e con l’indifferenza, con la nostalgia che un’altra poetessa, Emily Dickinson, sintetizza così: “Non sappiamo di andare/quando andiamo./Noi scherziamo nel chiudere la porta./Dietro, il destino mette il catenaccio,/ e non entriamo più.”  E non è un caso, allora, che questi versi vengano scelti da Anna Maria De Luca (nella foto) per introdurre la sua ultima raccolta di poesia e prosa (Una luna molto piccola. Diario di una donna innocua, Il Raggio Verde, 63 pagine, 12 euro) e per farci capire -da subito- a che cosa andiamo incontro…

Praticamente, in questo scritto, c’è veramente tutto: è una ‘summa’ di come siamo, di come è il ‘nostro’ Salento intimo e ineguagliabile, che si mescola sapientemente ai laceranti ricordi per le persone che non ci sono più. E ci dice che, forse, aveva ragione Sofocle quando, col suo ‘aristòn mè funai’ ci avverte che la ‘tragedia’ non è tanto fuori dal nostro contesto, ma impregna tutto ciò che vediamo, che ascoltiamo, che tocchiamo… Pure, ci dice Anna Maria sottovoce (ma sempre con sguardo attento e disilluso) siamo sempre a ricercare quella sconsiderata armonia salentina senza la quale non potremmo, onestamente, sposare Poesia e Prosa, realizzando un viaggio breve ma intenso come quello che ci invita a fare con questo suo scritto.

Utilizzando il semplice escamotage di chi si rivolge ad un amante che non c’è più, oppure che non rivela la sua presenza, Anna Maria utilizza rigorosamente il tempo presente, pur mantenendo tutto il fascino delle epopee passate. E finisce per ottenere la forza e la decisione di quella donna ‘innocua’, citata nel titolo. Una donna che raffigura al meglio questa terra, capace di mille sfumature ma circondata dalle mura grigie della sua condanna… Una donna capace di evocare, tramite il dialetto, l’essenza del passato. E di tessere, tramite le costruzioni della poesia contemporanea, lo splendido quadro di una luna molto piccola.

Category: Cultura, Libri

About the Author ()

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.