ACAYA OSPITA L’ARTISTA MEI CHEN TSENG
La tecnica adottata da Mei Chen Tseng è per eccellenza quella che le consente di esprimere attraverso gli effetti di luce e ombra la sua attenzione ai valori simbolici , che ricerca tutti all’interno di una figuratività fortemente espressiva. Attraverso un uso sapiente del chiaroscuro dà vita ad un mondo che proviene dalla realtà ma che è indagato per frammenti. Strane e bizzarre immagini che però vengono da lunghi e meditati pensieri in cui la spiritualità e il misticismo orientale incontrano l’espressionismo e il realismo occidentale , da lei largamente perlustrati. Nulla è istintivo nelle sue composizioni, ma tutto sembra nascere da travagliate ricerche non solo nel segno grafico così perfetto e ricercato, ma anche nell’inseguimento di immagini , ritratti, ambienti, paesaggi, particolari anatomici dilatati. Caricati di forte valore simbolico, esprimono la sua interiorità, la sua proiezione verso quelle elevate aspirazioni che la possono portare fuori da quell’angoscia esistenziale che sembra ammantare di malinconia e solitudine i suoi ritratti, le sue cose.
Come tutti gli artisti che operano con sgorbia e bulino Mei Chen affida alla linea ,talvolta incisiva e vibrante , ma anche arabescata , sinuosa, tracciata con ritmi incessanti, il compito di rappresentare i segreti della propria anima. Ed allora è il ritratto , o il frammento di un ritratto, che le consente di entrare in intimità col personaggio che, chiunque esso sia, è anche una parte di se stessa.
Per conoscere se stessa Mei Chen ruba l’anima del soggetto protagonista del suo lavoro, sia esso un personaggio vero o idealizzato o anche solo una sua parte, per confrontare le sue emozioni, i suoi pensieri.
Non si può dire che lei sia legata ad una scuola o ad un filone in particolare, o che dimostri particolare attrazione per qualche modello. Come è stato già detto lei “non appartiene al nostro tempo e neppure al nostro mondo”, il suo percorso è tutto proiettato alla ricerca di se stessa e non al confronto con altri artisti. Nasce da questa certezza il suo lavorare con accanimento alla creazione di immagini che innanzitutto parlino a lei stessa prima di suggerire a noi considerazioni di carattere stilistico, formale , sociale o tentativi di interpretazioni iconografiche.
E così guardando le sue opere abbiamo la sensazione di essere alla ricerca di un incontro , scopriamo di voler entrare in contatto con un mondo di persone, cose, ambienti, per stabilire un rapporto che duri nel tempo e a cui sinora ci eravamo sottratti per superficialità o per paura.
Ma gli “archetipi”, sapientemente orchestrati, sono ora a portata di mano , offerti alla riflessione ma anche alla fantasia di chi sa osservare.
Antonio Cassiano
Category: Cultura