COLOMBO E BANDA’, A GENOVA IL LECCE STENDE LA SAMP
(e.l. ) ______ La Samp per dare una svolta al suo campionato deludente chiamata alla ‘partita della vita’, il Lecce per dare continuità alle ultime due convincenti prove di gioco e di gol.
A Marassi è una bella serata autunnale, pienone sugli spalti (nella foto), in campo ci sono Audero; Ferrari, Murillo, Amione; Bereszynski, Rincon, Villar, Djuricic, Leris; Gabbiadini, Montevago da una parte, Falcone; Baschirotto, Pongracic, Umtiti, Gallo; Blin, Hjulmand, Gonzalez; Strefezza, Colombo Di Francesco dall’altra.
Il primo quarto d’ora se ne va senza grandi scossoni, gara tesa, spigolosa, a fiammate, padroni di casa al tiro due volte, entrambi di Gabbiadini, uno fuori e l’altro deviato in angolo da Falcone con un bell’intervento.
Su un pasticcio difensivo fra Gallo e Pongracic c’è un altro corner per la Samp su cui sviluppi Gabbiadini, sempre lui, conclude bene di testa, ma trova di nuovo il portiere giallorosso, comunque in ogni caso l’attaccante era in posizione di netto fuorigioco.
Il Lecce va alla cocnlusione al 23′ con Pongracic di testa, fuori, e poi al 26′ dal limite Di Francesco su azione di contropiede, fuori di poco. Poi Strefezza crea un’altra occasione pericolosa, rimasta senza esito. E subito dopo tira bene una punizione velenosa dal limite, che esce di un niente.
In questa fase è un Lecce più intraprendete, e quando è in avanti la Samp è sempre in affanno.
Poi in pratica non succede altro fino al minuto di recupero prima del duplice fischio, quando c’è IL VANTAGGIO DEL LECCE! COLOMBO! 45 +1. Disimpegno difensivo disastroso di Villar, Colombo è pronto a lanciarsi nell’autostrada che ha davanti, arriva dento l’area e fulmina con precisione il portiere in uscita.
Al ritorno delle squadre in campo dopo l’intervallo, il Lecce segna ancora con Di Francesco, che conclude bene su un lancio filtrante, ma era partito in fuorigioco, l’arbitro annulla subito e il Var conferma.
La Samp fa quattro cambi in pochi minuti, ma l’amdamento della gara non cambia.
Baschiotto tenta un gol impossibile cercando di sorprendere Audero da lontanissimo con un tiro da dimenticare, Baroni gliene dice di tutti i colori per il tentativo velleitario.
Colombo poco dopo pure pecca di egoismo su una conclusione in avanti, finita fuori e che avrebbe potuto gestire meglio.
Padroni di casa solo a brevi folate isolate, come al 68′ quando Caputo è anticipato in avanti da Falcone che sceglie bene il tempo per il salvataggio di piede sull’attacante lanciato verso la porta. Comunque gli ospiti sembrano poter controllare agevolmente la partita.
Baroni fa tre cambi in simultanea, uno per reparto, senza stravolgere l’assetto tattico, quando si va verso l’ultimo quarto d’ora di tempo regolamentare.
Al 76′ si vede il neo entrato Banda con una bella percussione offensiva, però di nuovo conclusa male proprio alla fine. Quarto cambio di Baroni, che sgrida i suoi per alcune giocate improponibili, che peccano di sufficienza. ‘Non l’abbiamo ancora vinta…’ – sembra dire loro.
Askildsen però da buona posizione fa una telefonata ad Audero.
Ultimi due cambi uno per parte, la Samp mette dentro pure il ‘vecchio’ Quagliarella al posto di un difensore, giocandosi il tutto per tutto.
E infatti… Arriva IL RADDOPPIO DEL LECCE! BANDA’! 83′. Ripartenza che fa male, ottimo lancio di Colombo per Banda, che entra in area e solo davanti al portiere ‘stavolta non sbaglia.
Persa per persa, i padroni di casa si buttano in avanti per un assedio finale, ma non riescono a riaprirla, è solo una sfuriata senza costrutto. Quattro minuti di recupero che non dicono più niente.
Il risultato non fa una grinza, quella del Lecce è una vittoria meritata e legittimata.
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