STOP OBBLIGO VACCINALE PER MEDICI E INFERMIERI, NORME PIU’ SEVERE CONTRO I RAVE PARTY
(g.p.) ______ Si è svolto questo pomeriggio un consiglio dei ministri in cui sono stati adottati importanti provvedimenti. Mancando ancora un comunicato ufficiale di Palazzo Chigi, li riassumiamo con le dichiarazioni rilasciate dai ministri competenti, nella seguente conferenza stampa, terminata poco fa.
In sintesi estrema, rinvio al 30 dicembre della riforma Cartabia, stop all’obbligo vaccinale per medici e infermieri, misure più restrittive contro i rave party.
Saremo più precisi quando avremo il testo completo dei provvedimenti adottati o quanto meno il sunto fattone ufficialmente dalla presidenza del consiglio dei ministri, l’esperienza fatta con i precedenti esecutivi insegna.
Infine, le nomine dei sottosegretari, di cui diremo nel nostro articolo immediatamente seguente.
ORAZIO SCHILLACI, ministro della Salute:
“E’ anticipata al 1 novembre la scadenza dell’obbligo di vaccinazione Covid. Questo perché il quadro epidemiologico è mutato, in particolare dai dati si vede che impatto su ospedali è limitato e c’è diminuzione contagi e stabilizzazione occupazione ospedali. A cio’ si aggiunge la carenza del personale medico: quindi aver rimesso a lavorare questi medici non vaccinati serve a contrastare la carenza e garantire il diritto alla salute”, ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nella conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri.
Se ci saranno nuove varianti siamo pronti a intervenire. Quanto al bollettino dei dati sul Covid, i dati sono raccolti tutti i giorni ma avere una stima settimanale dà un quadro diverso. I dati non sono secretati e sono a disposizione delle autorità competenti”.
CARLO NORDIO, ministro della Giustizia:
“Sull’ergastolo ostativo abbiamo accolto l’indicazione della Consulta. La norma non compromette la sicurezza e la certezza della pena. Si tratta di adeguarci alle indicazioni della Corte, e anche di recepire l’indicazione data dal precedente Parlamento che aveva proposto questa modifica. Abbiamo “accolto il grido di dolore di Procure, gip, Corti di Appello e Procure generale nel chiedere il rinvio dell’applicazione della riforma Cartabia che comunque va nella giusta direzione”.
MATTEO PIANTEDOSI, ministro dell’Interno:
“Stavano già lavorando ad una stretta sui rave party. I requisiti di necessità e urgenza nascono dal fatto che l’assenza di una normativa efficace nel nostro Paese ci rendeva particolarmente vulnerabili, come testimonia la cronaca degli ultimi anni. Interveniamo sulla materia con una norma che prevede un reato nuovo, quello di Invasione per raduni pericolosi.
Confidiamo, come avviene in altri paesi e in altri settori, che la norma, una volta introdotta, possa essere un elemento di deterrenza per questi eventi”, la pena per chi organizza un rave varia da 3 a 6 anni.
Inoltre, confidiamo molto nella sanzione accessoria della confisca dei mezzi che vengono utilizzati”. ______
AGGIORNAMENTO SUCCESSIVO DELLE ORE 19.50.
Ecco come il comunicato ufficiale di Palazzo Chigi, nel frattempo arrivato in redazione, riassume i provvedimenti adottati:
MISURE SU BENEFICI PENITENZIARI, COVID E CONTRASTO AI RADUNI ILLEGALI
Misure urgenti in materia di divieto di concessione dei benefìci penitenziari nei confronti dei detenuti o internati che non collaborano con la giustizia, nonché in materia di entrata in vigore del decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150, di obblighi di vaccinazione anti SARS-COV-2 e di prevenzione e contrasto dei raduni illegali (decreto-legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, del Ministro della giustizia Carlo Nordio e del Ministro della salute Orazio Schillaci, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di divieto di concessione dei benefìci penitenziari nei confronti dei detenuti o internati che non collaborano con la giustizia, nonché in materia di entrata in vigore del decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150, di obblighi di vaccinazione anti SARS-COV-2 e di prevenzione e contrasto dei raduni illegali.
Giustizia
Il testo dà seguito alla sollecitazione al Parlamento contenuta nell’ordinanza n. 97 del 2021 della Corte Costituzionale in merito ai benefìci penitenziari da concedere ai detenuti per gravi reati che non collaborino con la giustizia. Si indicano requisiti stringenti per recepire i rilievi della Consulta e allo stesso tempo impedire che siano ammessi a misure premiali soggetti che possano avere ancora collegamenti con il contesto criminale di provenienza. Nel formulare il testo, si è ripresa la proposta di legge – relativa all’art. 4bis dell’ordinamento penitenziario – già approvata dalla Camera dei deputati nella scorsa legislatura.
Nel merito, il decreto prevede che, ai fini della concessione dei benefici al condannato per i reati cosiddetti ostativi, non basterà la sola buona condotta carceraria o la partecipazione al trattamento ma saranno previsti l’obbligo di risarcire i danni provocati, insieme con requisiti che consentano di escludere l’attualità di collegamenti con la criminalità organizzata o il rischio di ripristino di tali contatti, con l’esclusione pertanto di eventuali automatismi e con l’introduzione di un procedimento rafforzato di valutazione delle richieste, che prevede anche l’obbligo da parte del giudice di sorveglianza di acquisire i necessari pareri. Ai fini della liberazione condizionale, si prevede che la richiesta possa essere presentata dopo aver scontato 30 anni di pena.
Il testo interviene, inoltre, con riguardo alla riforma del processo penale e del sistema sanzionatorio e stabilisce, nel pieno rispetto della cornice del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), il rinvio dell’entrata in vigore del decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150, fino al 30 dicembre 2022, al fine di poter perfezionare misure organizzative già avviate e adeguati supporti tecnologici.
Salute
Il testo modifica le disposizioni vigenti in materia di obbligo vaccinale, in considerazione del mutato quadro epidemiologico.
Si anticipa dal 31 dicembre al 1° novembre 2022 la scadenza dell’obbligo vaccinale per il personale esercente le professioni sanitarie, per i lavoratori impiegati in strutture residenziali, socio-assistenziali e socio-sanitarie e per il personale delle strutture che effettuano attività sanitarie e sociosanitarie.
Inoltre, con specifico riguardo alla categoria degli esercenti le professioni sanitarie, si elimina la misura della sospensione dall’esercizio della professione, al fine di contrastare la grave carenza di personale sanitario che si registra sul territorio.
Ordine pubblico
Si modificano le norme relative all’invasione di terreni o edifici, pubblici o privati, con la previsione della reclusione da 3 a 6 anni e della multa da 1.000 a 10.000 euro. Se il fatto è commesso da più di 50 persone allo scopo di organizzare un raduno dal quale possa derivare un pericolo per l’ordine pubblico o la pubblica incolumità o la salute pubblica. Nel caso di condanna o applicazione della pena su richiesta delle parti, si prevede la confisca delle cose utilizzate per commettere il reato.
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