PERSONALE DI VINCENZO CIARDO A LECCE DA VENERDI’ 21
di Raffaele Polo ______
Una saliente caratteristica delle ricerche di Salvatore Luperto è quella di curare aspetti particolari nella produzione degli artisti di cui, via via, va occupandosi. E, in questo modo, si offre la possibilità di scoprire nuovi aspetti, nuove angolazioni che illuminano ulteriormente la produzione e il lavoro degli autori. E, anche in questa occasione, la Galleria d’Arte ARTPOETRY, in via Candido 3 a Lecce, venerdì 21 ottobre 2022, alle ore 19, apre l’attività autunnale con un’esposizione di nature morte di Vincenzo Ciardo, noto artista salentino a cui, tra l’altro, è dedicato il Liceo Artistico di Lecce. Con la mostra Natura d’interni dal 1947 al 1964, i curatori Salvatore Luperto e Anna Panareo pongono in rilievo un tema non ancora ben valorizzato e analizzato, nonostante l’artista l’abbia costantemente trattato sin dalle sue opere giovanili degli anni Venti. La nota Natura morta con fiori di mandorlo (1920-21) è una delle prime nature morte realizzate da Ciardo, esposta in agosto nella mostra organizzata a Gagliano del Capo nella casa natale dell’artista e pubblicamente citata da Vittorio Sgarbi.
La puntuale fortuna critica su Ciardo è concorde nel ritenere il paesaggio, il soggetto fondamentale nei vari periodi del suo percorso artistico, considerandolo peculiare soprattutto per il valore simbolico del Salento. L’altro tema, parimenti importante, ma ritenuto secondario, è la natura morta, molto rappresentata dagli artisti della prima metà del Novecento.
La mostra Natura d’interni dal 1947 al 1964,costituita da nature morte di fiori, pesci e frutta, realizzate dal 1947 al 1964, illustra lo sviluppo della cifra stilistica dell’artista, dai Fiori con vaso antico del 1947, in cui sono evidenti elementi stilistici che saranno sperimentati e elaborati negli anni successivi, fino ai Fiori rosa del 1964 in cui i veloci tocchi di colore puro tracciano petali, corolle e boccioli nella luminosità più intensa.
Alcuni dipinti esposti rientrano tra i capolavori dell’artista come la Natura morta del 1957 (interpretata da Lea Vergine in una sua nota pubblicazione) dai quali è possibile constatare gli influssi stilistici dell’arte post impressionista di Pierre Bonnard, in particolare la luminosità cromatica, il punto di vista alto o il ribaltamento dei piani prospettici in primo piano. Ma soprattutto esprimono il sentimento dell’autore, la sensibilità poetica per le semplici composizioni casuali dei doni della natura che l’artista con sobrietà artistica rende preziosi e scintillanti: acini d’uva appena staccati dal grappolo, ciliegie, melagrane e nespole; pesci e cozze; fiori in sfolgorii di petali.
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Orario galleria ARTPOETRY:
Martedì 16.30 -19,30
Mercoledì 16.30 -19,30
Venerdì 16.30 – 19.30
Sabato 16.30 – 19.30
La mattina su appuntamento
Cell. 329 6249713
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L’APPROFONDIMENTO nel nostro articolo del 31 dicembre 2021
ARTISTI SALENTINI / IL VERISMO DI VINCENZO CIARDO
Category: Costume e società