IL LECCE PERDE CON ONORE UNA PARTITA SFORTUNATA
(m.a.) _____ Se oggi il grande raccordo anulare è dventato un po’ la Tangenziale, via Condotti, via Trinchese, e a pranzo ristoranti e trattorie locali vanno di cacio e pepe e carbonara in luogo di parmigiana e pasta al forno del solito pranzo della domenica originario, è il giorno di Roma – Lecce. Quanto sei bella Roma a prima sera, e tutti all’ Olimpico. Spettacolo tifosi del Lecce, sempre presenti numerosi a ogni trasferta, da Nord, dall’estero, come dalla città, ma oggi è un esodo di migliaia sugli spalti, il bello del calcio è fatto di passioni come questa.
José Mourinho schiera un 3-4-2-1 con Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibañez; Zalewski, Cristante, Pellegrini, Vina; Dybala, Zaniolo; Belotti.
Marco Baroni manda in campo il suo 4-3-3 con Falcone; Gendrey, Baschirotto, Umtiti, Pezzella; Gonzalez, Hjulmand, Askildsen; Strefezza, Ceesay, Banda.
Ritmi blandi in avvio, primo angolo e primo tiro – fuori – al 5′ dei padroni di casa.
Poco dopo altro angolo, traversone dalla destra di Pellegrini e ci arriva Smalling, al posto giusto nel momento giusto che, dopo essersi appoggiato su Gendrey, con un colpo di testa perentorio, insacca in maniera imparabile.
1 a 0.
Ancora Roma, due minuti dopo, ancora Smalling, un’altra occasione, e poi di nuovo pericolosi in avanti, manovre in scioltezza a ripetizione.
Il Lecce stenta a riorganizzarsi, il primo tiro in porta, ma una conclusione fuori e velleitaria, è su colpo di testa di Baschirotto su punizione di Strefezza, al 16′. Poco dopo un’altra offensiva, sventata dalla difesa, ma, insomma, primi squilli di reazione, di fronte al solito svantaggio iniziale cui i Giallorossi quest’anno sono abbonati.
Poi, minuto 22, un intervento di Hjulmand forse in gioco pericoloso su Belotti, ma non certo cattivo, infatti l’arbitro lascia correre, poi però interviene il Var, lo richiama a rivedere l’azione. Ecco, il signor Prontera ci va, e poi decreta il cartellino rosso, insomma, anche tutto questo in abbonamento quest’anno, il Var sempre decisivo in maniera negativa per i Giallorossi.
Così, l’abbozzo di reazione è strocata sul nascere e il Lecce, sotto di un gol e in inferirorità numerica, ritorna a subire le manovre dei padroni di casa, che ora giocano in scioltezza e dimostrano una superiorità netta, quando se ne va la prima mezz’ora di gara.
Al 31′ si rivede Banda scatenato, ma all’ultimo momento il suo passaggio, giusto, per Ceesay in buona posizione viene intercettato da Mancini.
Ancora supremazia territoriale netta dei padroni di casa.
Però c’è sempre Banda trascinante, un’altra sua iniziativa procura un calcuo d’angolo. Battuto corto, assist di Umtiti per Strefezza, che ben appostato insacca all’ngolino basso sulla destra del portiere. IL PAREGGIO DEL LECCE! 39′. STREFEZZA.
Boato dal settore ospiti, grande gioia dei giocatori giallorossi in campo.
1 a 1.
Si va verso la sosta, con tre minuti di recupero, ci sono due occasioni per i padroni di casa, una sventata da Falcone, e l’altra sprecata da Zaniolo, un tiro in porta pure per gli ospiti, di Askildsen, parato facilmente da Rui Patricio, e duplice fischio che manda le squadre negli spogliatoi per il riposo.
Prime sostituzioni al ritorno delle squadre in campo, due per i padroni di casa, una per gli ospiti, i due allenatori aggiustano qualcosa qua e là.
Dopo tre minuti la Roma ritorna subito in vantaggio, c’è un intervento in area, veniale più che ingenuo, di Askildsen su Abraham e l’arbitro fischia il rigore, col Var che conferma la decsione. Dybala trasforma in maniera perfetta.
48′, 2 a 1.
Dybala si infortuna neltiro dal dischetto e viene sostituito. Nervosismo. Pellegrini atterra Umtiti, che chiede un provvedimento nei confronti dell’avversario, ma viene ammonito, lui, appunto per proteste, va beh. Due amminizioni a carico dei romanisti quasi di seguito per gioco falloso. Proteste dalla panchina giallorossa per un secondo giallo non sventolato a Ibanez. già ammonito poco prima.
Padroni di casa propositivi, ma non risolutivi, ospiti determinati decisi a non mollare, nonostante tutto partita ancora aperta.
Altre sostituzioni, dentro Di Francesco per Strefezza e Helgason per Askildsen.
Perdura il possesso palla prolungato della Roma, ma inconcludente, due occasioni sfumate, una deviazione provvidenziale di Baschrotto su tiro di Abraham, un colpo di testa alto sulla traversa di Belotti, poi anch’egli sostituito. Il Lecce appena può interrompe la supremaiza degli avversari, fra l’paltro progressivamente sempre più cauti, e riprende l’iniziativa.
Così si va agli ultimi dieci minuti regolamntari , più recupero, con Colombo che entra al posto di Banda.
Al minuto 85′ proprio Colombo conquista caparbiamente un calcio d’angolo, colpo di testa di Di Francesco e parata di Rui Patricio, il Lecce insiste in avanti, Roma in difficoltà, anche se poco dopo conclude pericolosamente con Abaham, ma Falcone riesce a deviare la conclusione a colpo sicuro.
Cinque minuti di recupero per le speranze di un Lecce caparbio e ammirevole per l’attegiamento dimostrato, Oudin al posto di Ceesay l’ultima carta.
Abraham si mangia un’occasione colossale all’ultimo minuto di recupero, il risultato non cambia.
Il Lecce perde così, 2 a 1, una partita che avrebbe meritato di pareggiare, dopo aver messo in difficoltà seria la Roma, ma onore, testa alta, e quant’altro non fanno punti, se c’è sempre un arbitro e c’è sempre un Var di traverso.
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