A CHE SERVE QUESTA NATIONS LEAGUE?
di Mattia Ala ______
Dopo sette turni , la Serie A e la Serie B si fermano per lasciare spazio alle Nazionale di Roberto Mancini, rimasto al suo posto nonostante il fallimento della qualificazione ai Mondiali , impegnata nelle gare di Nations League contro Inghilterra e Ungheria.
Nulla di nuovo sotto il sole, è sempre stato così, tuttavia ci interroghiamo su quanto sia opportuno interrompere i vari campionati, che già saranno spezzettati in due tronconi per via dei Mondiali che si disputeranno tra novembre e dicembre, Qatar 2022 appunto, e ci sarebbe tanto altro da dire sulla scelta della Fifa di assegnare l’organizzazione del torneo iridato al Paese Mediorentale.
In questa sede, però, ritorniamo alla Nations League, una competizione necessaria esclusivamente a far introitare alle Federazioni i soldi derivati da pubblicità e diritti tv.
E’ opportuno congestionare ulteriormente il calendario, già di per sé intasato, a discapito della regolarità dei campionati?
E’ giusto sottoporre i calciatori ad uno stress fisico inutile, oltretutto facendogli fare lunghissimi viaggi, con il rischio di infortunarsi e non essere poi a disposizione dei club da cui vengono retribuiti?
E’ utile stoppare i tornei proprio quando le squadre cominciano a prendere i giusti ritmi?
Certamente l’Uefa, organizzatrice della Nations League, darebbe una risposta affermativa a questi quesiti, del resto chi rifiuterebbe un’abbondante quantità di quattrini?
Ormai i tempi sono cambiati, non esiste più il calcio spontaneo, sano e genuino , immolato ai giorni nostri sull’altare del Dio Denaro.
Nonostante questo, da inguaribili romantici e amanti di quel pallone che rotola da un lato all’altro rettangolo verde, non smetteremo mai di sperare in un cambio di passo in futuro.
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