MODA / MODE – ASPETTANDO IL 25 SETTEMBRE
di Elena Vada ______
Siamo ormai prossimi alle elezioni.
A quanto mi risulta, i partiti, o meglio, le fazioni votabili, sono quattro. I miei conoscenti, infatti, sono così divisi: Astensionisti (scoraggiati o delusi) – Postcomunisti – Destra – Utopici (tutte le “stranezze possibili”).
Credo che questo sarà pure l’ordine dei risultati elettorali, dopo il 25 settembre. Corre il motto: “Tanto sono tutti uguali e non cambierà nulla… Non cadiamo dalla padella alla brace”. Boh?! non condivido affatto.
Spero che ogni italiano, ascolti o legga, le proposte dei leader di partito e riesca, quindi, ad orientarsi per dare un VOTO.
L’astensione non è comprensibile, nè ammissibile, per il futuro dell’Italia, quindi di noi tutti.
Ogni ulteriore commento è inutile ed inopportuno. A farne tanti, forse troppi, ci sono tutti i giornalisti e politologi televisivi, nelle innumerevoli trasmissioni dedicate.
Ma andiamo al fatto del momento: la morte della Regina Elisabetta. Nota per la sua riservatezza discrezione e pacatezza (richieste dal ruolo, ma pure dalla sua personalità) forse non gradirebbe il boato mediatico, con cui la stanno commemorando.
Ma tant’è.
Personalmente, poco coinvolta da questo travolgente avvenimento mondiale, vi commento il look della royal family, per la triste occasione.
Forse non sapete che, per ordine della Regina stessa defunta, tutti i componenti della famiglia reale inglese, i Windsor, avevano (hanno?) l’obbligo di portare sempre appresso (pure in vacanza) un vestito nero, da cerimonia funebre.
La delibera fu presa da sua maestà, non in previsione della propria scomparsa, infatti, questa regola tassativa, vige da circa settant’anni. PERCHÉ? vi chiederete allora.
Il motivo risale al lontano 1953, anno della morte dell’amato padre di Elisabetta, Giorgio VI.
Quel giorno, la futura sovrana ed il marito principe Filippo, si trovavano in Kenya e non avevano appresso nessun abito scuro, adatto alla triste circostanza. Elisabetta, per scendere dall’areo a Londra, attese che le fossero consegnati i vestiti ed accessori, giusti.
L’imbarazzo provato le insegnò che è importante mantenere un comportamento adatto al lutto in qualsiasi occasione, ovunque ci si trovi.
I nipoti della Regina, William ed Harry, si sono ritrovati, dopo due anni, per la morte della nonna.
Perfetti i tubino neri longuette e midi, indossati dalle rispettive consorti Kate e Meghan. Per i funerali vestiranno, ovviamente, sempre in nero (comprese calze e scarpe) senza gioielli (concessa solo una spilla). Superato l’obbligo del velo sul capo, è pure evitabile la veletta sul cappello. Questo il severo protocollo reale inglese, per le cerimonie funebri importanti.
Alla proclamazione, per legittima successione, di re Carlo III, abbiamo visto che la regina consorte Camilla, indossava un abito midi in pizzo nero, con maniche leggermente trasparenti e scollo a V smerlato, accompagnato da uno dei suoi braccialetti preferiti, il braccialetto blu Vintage Alhambra di Van Cleef & Arpels: unico tocco di colore. (Costa 4850 euro). Immancabili le perle, i gioielli preferiti della compianta Elisabetta II chiamati “gioielli da lutto”, una tradizione reale che deriva dalla regina Vittoria, gli unici concessi in questa occasione.
Outfit rigorosamente sobrio e semplice, come dress code richiede. E…
The Queen is dead, long live the King.
Category: Costume e società, Cronaca, Politica